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Scuole dell’obbligo chiuse fino al 2 dicembre

Gela – L’ordinanza di chiusura delle scuole dell’obbligo scadeva oggi e alle 17:00 mamme, maestre e professori si chiedevano e ci chiedevano come si sarebbero dovuti comportare domani. Alle 17.45 è arrivata la risposta: nonostante i contagi nelle scuole siano minimi, continua la didattica a distanza fino al 2 dicembre. In realtà gli screening degli ultimi giorni hanno rilevato solo 6 alunni positivi su 1150 tamponi. Tuttavia per motivi precauzionali si continua con la didattica a distanza. Resta chiuso  il mercato settimanale e quello di via Madonna del Rosario. Resteranno chiuse al traffico veicolare è pedonale tranne che per effettuare acquisti nei negozi aperti le seguenti strade: Viale Indipendenza e Via Palazzi tutti i giorni dalle 17 alle 22, Corso Vittorio Emanuele, Piazza San Giacomo, Piazza Sant’agostino e il Lungomare Federico II di Svevia il venerdi e il sabato dalle 17 alle 22 e la domenica per l’intera giornata). Vietati gli assembramenti negli spazi aperti, in tutti i luoghi pubblici ed in quelli privati ed aperti al pubblico. La decisione è stata adottata a, seguito di una lunga giornata che ha visto il sindaco impegnato con la  Giunta in vertici con l’Asp, la Prefettura e i dirigenti scolastici. La Direzione dell’Asp afferma che  i contagi sono in leggero calo, ma la curva resta ancora in aumento . Sono 705 i gelesi attualmente positivi.

Con un’ordinanza contingibile ed urgente, il Sindaco Lucio Greco ha deciso di prorogare fino al 2 dicembre le misure di contenimento già previste nell’ordinanza di dieci giorni fa, con la quale si era optato per la chiusura delle scuole, lo stop ai mercati e tutti gli altri provvedimenti ritenuti necessari per evitare gli assembramenti ed arginare l’avanzata del coronavirus.

La decisione è arrivata al termine di una giornata di colloqui e confronti con il Prefetto, Cosima Di Stani, l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Roberto La Galla, i vertici dell’ASP, il Dirigente Scolastico Provinciale di Caltanissetta, i dirigenti delle scuole dell’infanzia, primarie e medie di primo grado e la Commissione Sanità. Incontri durante i quali è stato evidenziato come la curva dei contagi sia ancora preoccupante (“Sopra la media provinciale e regionale, sotto la media nazionale” è stato evidenziato dall’ASP), lungi dal fare intravedere un appiattimento. Non solo. Se, da un lato, i dati giunti dallo screening destinato alla popolazione scolastica non destano particolare preoccupazione, sebbene in molti non vi abbiano preso parte, dall’altro preoccupa l’aumento dei ricoveri in terapia intensiva.

Tutti motivi per i quali, non essendo ancora mutate le condizioni che hanno portato all’ordinanza del 16 novembre, le misure resteranno valide fino al nuovo DPCM del Presidente del Consiglio. Resta anche il divieto di assembramento in tutti gli spazi aperti, in tutti i luoghi pubblici ed in quelli privati aperti al pubblico, dove l’accesso sarà regolato in base alle normative anticovid regionali e nazionali.

“Come sempre, abbiamo analizzato la situazione a 360 gradi – ha dichiarato il Sindaco Lucio Greco – e dopo aver sentito tutte le autorità preposte, ai massimi livelli, siamo giunti alla conclusione che la cosa più logica e corretta sia mantenere lo status quo ancora per qualche giorno. Purtroppo, la curva epidemiologica, che è la base dalla quale partire per ogni ragionamento, ci dice che non possiamo permetterci alcuna riapertura. Ancora una volta, lancio un accorato appello alla cittadinanza affinchè rispetti le regole anticontagio, non esca di casa se non è strettamente necessario e si attenga scrupolosamente a tutte le indicazioni. I controlli, naturalmente, continueranno e saranno meticolosi, – continua – ma è fondamentale, in questa fase così delicata, che ognuno si senta responsabile sia della propria salute che di quella degli altri. Solo così, se i dati saranno incoraggianti e ci mostreranno una inversione di tendenza, potremo riassaporare un pizzico di normalità”.

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