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La pagina Facebook “Se i quadri potessero parlare Gelese” minacciata dal consigliere

Capita, talvolta, che qualche personaggio pubblico, un consigliere comunale, già stimolato, da questa testata, tempo addietro, per altri motivi, questa volta, ci ricasca, sarà abituato crediamo,  viene preso di mira dall’unica pagina di satira che veleggia con alti numeri nel panorama gelese.

I FATTI

Un noto consigliere comunale ha deciso di parcheggiare davanti ad una farmacia cittadina, in modo che si potesse notare. Diciamo subito che una foto di qualsiasi cittadino non porta automaticamente ad un verbale ma crediamo che in quel tratto di strada passino spesso e volentieri i controllori preposti. Detto ciò la pagina la prima a riprendere il fatto con targa coperta è stata la pagina del Movimento Civico Gela com’era, con un post quasi innocuo:

 

post muto…..secondo voi quanti articoli del codice stradale ha violato????

 

Successivamente la pagina “Se i quadri potessero parlare gelese” ha ripreso il “fatto” con questo post

 

Essendomi arrivate delle lamentele da parte di alcuni, dove mi dicevano che la macchina messa a comu veni veni non è di proprietà di alcun consigliere comunale, cogliamo l’occasione per fare una denuncia pubblica non censurando la targa e sperando che i vigili urbani multino il proprietario.
Cogliamo l’occasione per scusarci con i consiglieri comunali, nessuno escluso.
ADE
IL FINALE A SORPRESA
Succede poi che tra la pagina ed il consigliere ci siano scambi privati, piuttosto pesanti, che la pagina decide di pubblicare ecco che succede
Non potendo pubblicare gli screenshot della conversazione per motivi di privacy, vi faccio un piccolo riassunto su quello che è successo ieri sera nella posta privata della pagina.
Dopo aver condiviso la foto del suv parcheggiato a comu veni veni sul corso Salvatore Aldisio e aver avuto cura nel censurare la targa del veicolo, ci scrive in posta privata il consigliere comunale diffidandoci dal togliere la foto, in quanto la macchina non fosse sua ma un modello uguale alla sua e pertanto il post poteva essere fuorviante e potevamo rischiare di metterlo in imbarazzo.
Siccome non siamo quelli caduti dal pero, decidiamo di rimuovere il vecchio post con la targa censurata e pubblichiamo la foto senza censurare la targa, aggiungendo delle scuse a tutti i consiglieri comunali nessuno escluso e invitando i vigili urbani a multare il trasgressore.
Indovinate cosa succede nemmeno dopo un’ora dalla pubblicazione del secondo post?
Ci arriva un messaggio dello stesso consigliere comunale dove c’era scritto : “Ora si che ti posso denunciare”.
Questa è la risposta che gli abbiamo inviato e cogliamo l’occasione per rinnovare l’invito al consigliere comunale nel porgere delle scuse pubbliche alla cittadinanza tutta, ricordando al signore che lui è espressione dei suoi elettori e pertanto dare un esempio di educazione civica in qualità del ruolo pubblico che ricopre è fondamentale nelle società civili.
P. S.
Oltre all’infrazione stradale, non siamo né forze dell’ordine, né tanto meno vigili urbani, ma è la presa in giro e la minaccia di denuncia che ha innescato questa nostra reazione.
Forse qualcuno è abituato a parlare con una stampa prona al più forte, con noi hanno trovato pane per i loro denti.
Le minacce non ci piacciono, non ci facciamo intimidire, la nostra satira è libera, le querele non la scalfiranno mai e chiunque tenterà di metterci un bavaglio, provocherà in noi la reazione inversa.
ADE
Nessuna descrizione della foto disponibile.
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