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Coronavirus: i ristoratori non sanno nulla

Risale a 3 giorni fa il provvedimento di chiusura delle scuole e le regole da seguire nei bar e ristoranti, ma pare che in città ancora non sia stata recepita la regola.

 

Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le attività di ristorazione, bar, pub e sedi commerciali prevede le seguenti misure:

Art. 2 lettera C): sospensione di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose

art. 2 lettera h): svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub, a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro

art. 2 lettera i): apertura delle attività commerciali diverse da quelle di cui alla lettera h) condizionata all’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori;

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