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Premio Pirandello per Silvana Grasso, Davide Coco e Giuseppe Di Fazio

Catania – Premio letterario ‘Luigi Pirandello’ 2019 alla carriera quest’anno per la scrittrice Silvana Grasso, l’attore Davide Coco e il giornalista Giuseppe Di Fazio. Il premio, giunto all’VIII edizione è indetto dall’Ersu presieduto dal prof. Mario Cantarella  e si sviluppa in due settori: il concorso per gli studenti ed il premio letterario assegnato quest’anno alle tre personalità che rappresentano tre settori differenti della cultura. La giuria del Premio è presieduta dall’Ordinaria di Letteratura italiana Sara Zappulla Muscarà e composta dai docenti dell’ateneo catanese Gloriana Orlando, Salvo Cannizzaro e Rosaria Sardo.

Silvana Grasso,  nata a Macchia di Giarre, dove risiede, dopo aver vissuto per 25 anni a Gela,  è filologa, scrittrice e critica per Tuttolibri, La Sicilia e la Repubblica (edizione di Palermo). I suoi libri sono stati tradotti in inglese, greco, tedesco, olandese; mentre le sue pièce teatrali sono state rappresentate in diverse città italiane, in Francia e Spagna. È stata assessore ai Beni Culturali del Comune di Catania (2007-2008), dove ha realizzato il progetto «Una cultura da Castello», atto a rivalutare il Castello Ursino. Nel suo curriculum figurano queste pubblicazioni: Nebbie di ddraunàra, Milano, La Tartaruga, 1993.

7uomini 7. Peripezie di una vedova, Palermo, Flaccovio; Pazza è la luna.

Il Bastardo di Mautàna,, Traduzioni: H παρακμή των βερντεράμε, Athína, Ekdotikos Oikos A. A. Livani, 1996; The Bastard of Mautana, London, Faber & Faber, 1996; De bastaard van Mautana, Amsterdam, De Bezige Bij, 1996; Der Bastard von Mautana, Berlin, Berlin Verlag, 1998.

Ninna nanna del lupo, Torino, Einaudi, 1995; Venezia, Marsilio, 2012.

L’albero di Giuda, Torino, Einaudi, 1997; Venezia, Marsilio, 2011.

La pupa di zucchero, Milano, Rizzoli, 2001; con una postfazione di Gandolfo Cascio, Venezia, Marsilio/Universale Feltrinelli, 2019.

Disìo, Milano, Rizzoli, 2005; con una postfazione di Marco Bardini, Venezia, Marsilio/Universale Feltrinelli, 2019.

L’incantesimo della buffa, Venezia, Marsilio, 2011.

Solo se c’è la Luna, Venezia, Marsilio, 2017.

La domenica vestivi di rosso, Venezia, Marsilio, 2018.

Domani la Grasso sarà la madrina del salone del libro della scuola media Verga su invito della dirigente Viviana Aldisio e sabato riceverà un altro premio alla carriera al Teatro Eschilo.

 

Davide Coco nato a Catania e risiede nella vicina Acireale. Si diploma presso la scuola Arte Moderna del Teatro Stabile di Catania; perfeziona la recitazione seguendo vari corsi a Londra, San Miniato e Pisa. Numerosi anche i lavori in televisione, dove nel 2006 è protagonista della miniserie tv di Canale 5, E poi c’è Filippo, regia di Maurizio Ponzi, interpreta il ruolo di Ninni Cassarà nella miniserie Giovanni Falcone – L’uomo che sfidò Cosa Nostra, diretta da Andrea e Antonio Frazzi, ed è protagonista, insieme a Daniele Pecci e Christiane Filangieri, della miniserie ‘Eravamo solo mille’. Nel 2007 interpreta Bernardo Provenzano nel film tv L’ultimo dei Corleonesi, regia di Alberto Negrin, ed è protagonista del film di Stefano Incerti, L’uomo di vetro. Nel 2008 lo vediamo su Rai Uno nelle miniserie tv Un caso di coscienza 3, diretta da Luigi Perelli, con Sebastiano Somma, Il bambino della domenica, regia di Maurizio Zaccaro, con Beppe Fiorello, e nel film tv In nome del figlio, regia di Alberto Simone. Nel 2018 interpreta Leoluca Bagarella nella serie televisiva Il cacciatore, trasmessa su Rai 2 .

 

Giuseppe Di Fazio, giornalista professionista, è vice caporedattore del quotidiano “La Sicilia”, è stato docente a contratto di Storia e tecnica del giornalismo alla Facoltà di Lettere dell’Università di Catania. Ha pubblicato: “La Mezzaluna e la Croce. Cristiani e musulmani nel Mediterraneo”, Cusl La Traccia, Catania 1991; “Federalismo e sussidiarietà” (in collaborazione con C. Saita), Lussografica, Caltanissetta 1998; “Un giornale, un’Isola” (in collaborazione con G. Farkas), Sciascia editore, Caltanissetta 2005.

Il premio sarà consegnato il 18 dicembre nella sala del rettorato dell’Università di Catania. Il 19 dicembre al Teatro Eschilo riceverà il premio Federico.

In quella stessa sede verranno consegnati alla presenza del direttore  del direttore Valerio Caltagirone, i premi agli studenti che hanno partecipato al concorso indetto dall’Ersu su questo tema:
“Un patrimonio straordinario quello italiano, letterario, teatrale, storico. artistico, scientifico, che tutto il mondo ammira. E ‘ perciò che dobbiamo acquisire sempre consapevolezza del valore della cultura, in special modo in un’epoca di forte crisi quale quella che stiamo attraversando. La cultura infatti rafforza I’identità e la creatività di un popolo e costituisce il vero motore non soltanto della sua crescita sociale ed etica ma pure della promozione turistica di un territorio e del suo sviluppo economico”.

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