Gela – Di parere in parere e la storia del porto di Gela diventa infinita. Tutto sembra cospirare per allungare i tempi e non il molo di ponente come prevede il progetto. Si passa al Via alla Vas, dalla Vas ai pareri e poi spuntano altri pareri e poi ancora decreti, mentre il presidente della Regione assicura che l’attenzione per il futuro di Gela è massima. Nel frattempo gli altri porti della Sicilia nascono in pochi anni mentre qui si spreca carta, fiato, nervi per attendere ancora e ancora. Il 17 dicembre si brindava: il Ministero dell’infrastrutture provveditorato Sicilia e Calabria aveva inviato il decreto con parere positivo per i lavori di riqualificazione del porto rifugio di Gela che prevede il dragaggio e allungamento del braccio di ponete, per una spesa di euro 5.531.0000 al Ministero della Ambiente per la valutazione VIA. “Adesso si attende il parere del comitato tecnico –
il Presidente del comitato per il porto di Gela, Massimo Livoti – il comitato per il porto di Gela ha già sollecitato il dipartimento di competenza per fare in modo che il comitato tecnico nei tempi più celeri esprima il proprio parere”.
