AttualitaDai ComuniNiscemi

“Poesia di tristezza che Gori innalza sulle ali di uno squisito lirismo”.

Niscemi –  Duemilaquindici contatti, con punte di 444 connessioni contemporanee. Nessuna conferenza in presenza avrebbe potuto ottenere questi numeri. Un successo che avrà le sue refluenze nel futuro e che rappresenta il primo passo di un percorso, cui seguirà il concorso destinati agli studenti. 

“Poesia di tristezza che il Gori innalza sulle ali di uno squisito lirismo”. Un tale patrimonio non può e non deve andare perduto e deve essere tramandato alle giovani generazioni affinchè lo interiorizzino, lo custodiscano e lo diffondano nel tempo. A questo è stato è stato finalizzato l’evento in remoto di ieri. 

A 50 anni dalla morte di Mario Gori l’Istituto d’Istruzione Superiore Leonardo da Vinci di Niscemi diretto da Francesco Ferrara ha organizzato una videoconferenza in diretta a lui dedicata dal titolo Mario Gori, parole e immagini.

Antonio Rizzo, Liliana Blanco, Gaetano Vicari e Carmelo Trainito hanno scandagliato la figura poetica di Mario Gosi dopo i saluti istituzionali del Dirigente Scolastico il prof. Franco Ferrara ed hanno sviscerato al vasto pubblico dei presenti  non solo della poesia goriana, ma dell’uomo che è stato Mario Gori sia per la comunità niscemese sia per coloro che l’hanno conosciuto anche solo attraverso la sua  vasta opera poetica.

Il prof. Antonio Rizzo ha presentato il personaggio con una biografia minuziosa che è entrata nell’impegno culturale del poeta che da Niscemi si è proiettato nell’ambiente pisano dove ha assunto una dimensione interregionale che ne ha fatto il poeta che oggi arriva a noi. Liliana Blanco ha fatto una panoramica dei ricordi del padre Giuseppe Blanco autore del primo libro del 1971 ‘Mario Gori e la sua musa’ e dell’Opera omnia del 1991. “Poesia sobria, pura, fluida calata in forma compiuta – si legge nel testo – poesia che sta per destra e sinistra e che non perde di vista il passato ed il presente. Poesia in cui il Gori, pur accettando le nuove tendenze, non contraddice quella sua innata, istintiva passione per l’endecasillabo che gli ha dato gioielli come ‘Autunno’, ‘Notturno pisano’ e la ‘La tua luce’.

Il prof. Gaetano Vicari ha posto l’accento sulle cromie delle poesie del Gori ed ha individuato la parola ‘nero’ in numerosi vocaboli che ricalcano il senso dello sgomento e della morte che pervade la poesia da ‘Germogli’ in nuce, fino al Taccuino delle ore perdute della maturità. Con dovizia di particolari ed indagine linguistica approfondita, il docente ha tratteggiato la presenza di lemmi sulla scurità ed il crepuscolo che rappresentano l’animo mesto del poeta.

Il Prof. Trainito ha fornito una panoramica della presenza del poeta negli ambienti culturali siciliani e nazionali, ponendo accento anche sulla qualità del verso e le influenze del tempo in cui ha operato.

 

James Maddiona

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button