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Pasqua blindata: guardati a vista dall’alto e dal mare

Motovedette di guardia costiera e fiamme gialle per monitore gitanti in barca, oltre che escursioni in spiaggia, ma soprattutto via terra. Con un massiccio rafforzamento delle pattuglie in città e posti di blocco soprattutto nelle strade extraurbane che conducono ai luoghi di villeggiatura sulle costa e in campagna. Il Viminale, con una circolare alle Prefetture, è stato chiarissimo: predisporre «ogni utile iniziativa» per controlli che «devono garantire un presidio del territorio diffuso e percepibile dalla cittadinanza». Per vigilare soprattutto sulle tentazioni di chi, da oggi a Pasquetta, volesse trasgredire le severe norme nazionali e regionali sul contenimento: #iorestoacasa, volenti o nolenti, vale anche in questi giorni da sempre dedicati a convivi familiari, gite fuori porta, barbecue e affini. Guarderanno dall’alto e alche dal mare

Contro il Covid-19. Ed è per questo che, nella stretta dei controlli del lungo ponte di Pasqua, c’è bisogno di qualcuno che ci guardi anche dall’alto. E, semmai non bastassero gli elicotteri delle forze dell’ordine (già programmati numerosi servizi in volo dei mezzi di carabinieri, polizia e guardia di finanza), in cielo si leveranno anche i droni, con deroghe ad hoc disciplinate da alcuni prefetti siciliani per autorizzare la sorveglianza aerea supplementare invocata da più d’un sindaco.

E da oggi a lunedì sarà ancora peggio.  «Con l’attivazione di posti di controllo, anche in modalità interforze, per intercettare eventuali spostamenti di persone nelle seconde case e nelle aree pedemontane e di mare, luoghi tradizionali di ritrovo soprattutto nel giorno di Pasquetta», assicura ad esempio il prefetto di Catania, Claudio Sammartino, al termine di un doppio comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. Stesso modello a Palermo (soprattutto in direzione Modello, ma anche verso i paesi dell’hinterland e delle Madonie), a Siracusa (dispiegamento di forze a Ortigia, ma soprattutto nelle località di mare del sud-est) e a Ragusa, dove numerosi posti di blocco si attendono sulla Provinciale per Marina e nelle strade di accesso alle zone di villeggiatura di campagna. A Messina lo “sceriffo” Cateno De Luca non mancherà di stupirci con effetti speciali, mentre la Regione (che mette in campo anche 300 agenti del corpo forestale per i controlli su tutto il territorio) ha assunto altri 20 medici per «implementare ulteriormente i controlli agli sbarchi» sullo Stretto. A Gela è previsto un dispiegamento di esercito e forze dell’ordine dislocato nei punti strategici di ingresso della città.

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