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Parte la petizione per dire no all’ampliamento della discarica

Il Partito democratico nisseno con l’appoggio del deputato Arancio lancia la petizione per dire no all’ampliamento della discarica di contrada Timpazzo. “Musumeci ha deciso che Timpazzo diventi la discarica della Sicilia – scrivono i Dem – Senza nessun vantaggio per la comunità e il territorio”. I messaggi viaggiano veloci su wathasapp e le firme stanno aumentando velocemente. Una levata di scudi contro la decisione del Governatore della Sicilia che avrebbe assunto una decisione impopolare che ha indignato cittadini e gruppi politici.

“Gela non può e non deve diventare discarica di Sicilia. La Regione ha già da tempo pianificato – scrive il senatore Pietro Lorefice – con la complicità della Srr4 e il silenzio assenso del sindaco, di fare di Timpazzo l’hub di smaltimento dei rifiuti di mezza isola, autorizzando il raddoppio del quantitativo di rifiuti da accogliere da 450 a 900 tonnellate al giorno. Questo progetto di ampliamento è in contrasto con lo stesso piano rifiuti della Regione siciliana che esclude in siti sottoposti a vincolo, qualsiasi autorizzazione per ampliamento o nuova progettazione dell’impiantistica, il divieto è imposto nelle zone della Rete Natura 2000. Non solo, il progetto risulta in contrasto con ben due strumenti di pianificazione del territorio, il piano di risanamento ambientale e il piano di gestione della Riserva Biviere e dei siti della Rete Natura 2000, entrambi approvati dalla Regione e sovraordinati allo stesso piano rifiuti. Infine, già il precedente ampliamento della discarica di Timpazzo risultava violare una norma statale, per la precisione il Dm 17 ottobre 2007 che vieta la “realizzazione di nuove discariche o nuovi impianti di trattamento e smaltimento di fanghi e rifiuti nonché ampliamento di quelli esistenti in termine di superficie.
Siamo pronti ad alzare le barricate”

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