Gela – Chiude l’anno in bellezza l’Ospizio Marino. Da un mese a questa parte ancora lavori nel quartiere ad opera dei nobili cittadini del quartiere della Collaborazione. I volontari hanno fatto quasi a gara per potare alberi, palme, pulire i marciapiedi, i muri, le aiuole e i piazzali dalle erbacce, rimuovere cartacce, lattine, bottiglie di plastica da chi fa della strada e delle piazzette un secchio della spazzatura. Hanno continuato col realizzare una mantellina in cemento per impedire all’erba di nascere. Hanno zappato e pulito e piantati alberelli e piante nelle aiuole e si è ridipinto le ringhiere. Il tutto con piacere ed entusiasmo.
“Tutto questo ci sta servendo – dico il presidente Salvatore D’Aleo ed il suo braccio destro Emanuele Sacvo – a socializzare ed è una grande cosa in un era in cui si vive come isole. Ci rammarichiamo per il Comune che fino ad ora ha fatto poco. I nostri amministratori si sono limitati solo ad ascoltarci. Non è poco ma non è neanche tanto. Abbiamo chiesto la riattivazione della fontanella sotto il Calvario, un faretto e una sistemazione più decente (giochi per bambini) nella piazzetta della Collaborazione, la potatura delle palme di via Prati, la pulizia dell’area dismessa dell’ex distributore di benzina, la passerella per l’accesso alla spiaggia, una bacheca per i manifesti funebri, la sistemazione di un avvallamenti, ma ancora non si vedono atti concreti. Che dobbiamo fare più? Noi la nostra parte l’abbiamo fatta ma non troviamo riscontro con il sindaco e la giunta. Quanto dobbiamo ancora aspettare?”
In occasione dei primi interventi la giunta arrivava a fine lavoro, partecipava al momento delle foto e poi spariva. E non ha più alzato un dito…
