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Morte a Caltanissetta

La classifica sulla qualità della vita negli anni 1995, 2000, 2008 e 2019 vede Caltanissetta all’ultimo posto in Italia: un gran bel record!

Questo significa che dal 1995 ad oggi e cioè per circa 25 anni non vi è stato il benché minimo progresso, il benché minimo passo in avanti nel benessere, nella cultura, nell’occupazione.

Non è facile raggiungere questi record, bisogna proprio mettercela tutta!

E ci riferiamo a tutta la provincia, non solo al capoluogo.

Di chi è la responsabilità?

Di tutti noi, perché non abbiamo saputo selezionare le classi dirigenti che si sono succedute negli anni, lasciandoci guidare più dalle false promesse, dai ricatti, o più semplicemente dall’illusione di poter ricevere prebende e favori in cambio dei nostri voti e purtroppo della nostra dignità.

Si amici, scusate, ma abbiamo perso anche la dignità, l’orgoglio, la voglia di fare.

Diventare schiavi di questi politici ci ha tolto l’onore!

Che vogliamo di più?

Che ci aspettiamo di più per reagire, per avere un moto di orgoglio?

Una volta per tutte smettiamola di elemosinare un posticino per il proprio figlio o il trasferimento per il fratello o una promozione per la moglie cosa che nessuno ormai può più regalarci.

E smettiamo di sperare nel reddito di cittadinanza, che è elemosina!

Quello che dobbiamo ricercare è uno sviluppo economico, sociale, che sia per tutti, che sia per tutta la nostra isola.

E chi può creare le condizioni per uno sviluppo della Sicilia se non un partito che abbia il solo scopo di promuovere una politica per i siciliani e la Sicilia, legata al territorio, che risponda al territorio, che non si lasci abbindolare dai partiti tradizionali, che non si faccia tirare la giacchetta dalle segreterie politiche romane.

Non si vuole creare una Lega Sud, come nessuno ha sogni indipendentisti; quello che si vuole è solo il riequilibrio tra la Sicilia e le altre regioni d’Italia, il rispetto dello Statuto Regionale Siciliano, di quelle regole mai rispettate dall’Unità d’Italia ad oggi.

Sappiate amici che solo così possiamo risalire la china e riacquistare la dignità e l’orgoglio di essere siciliani, popolo libero, non subalterno o ancor peggio schiavo.

Salvatore Giunta

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