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Mezzanotte dei bambini, un successo

Gela – Migliaia di bambini, accompagnati dai genitori, hanno invaso corso Vittorio Emanuele ieri fino a tarda ora. Il centro storico è stato allestito come un grande parco giochi esteso da piazza Calvario fino a piazza Trieste, e i gelesi si sono riversati nel centro della città per godere di una serata di divertimento.

Giganteschi gonfiabili, proiezioni su maxischermi con i bambini che si sono sfidati in giochi con la Play station, macchine d’epoca, popcorn, zucchero filato e tanto altro hanno creato il giusto momento di condivisione ed aggregazione per puro e sano divertimento.

Genitori, nonni, bambini, provenienti anche dai paesi limitrofi, hanno gremito il centro storico fino a tarda notte. Presenti anche il sindaco Lucio Greco, il suo vice Terenziano di Stefano e la Giunta comunale con consorti e figli al seguito.

“Una manifestazione che denota la voglia dei cittadini di svagarsi e divertirsi, dichiara il Sindaco. La città ha anche bisogno di questi momenti dedicati interamente ai bambini poiché riescono a dare la giusta serenità ed allegria alle famiglie durante un periodo delineato da tante difficoltà. Un momento di aggregazione popolare che certamente ripeteremo nelle prossime occasioni”.

Soddisfazione mostrata anche dal vice sindaco Terenziano di Stefano che, grazie al suo impegno, di concerto con le associazioni datoriali, commercianti e le ripartizioni comunali di competenza, ha colto immediatamente l’istanza presentata dagli organizzatori, seguendo in maniera capillare tutte le fasi logistiche per la buona riuscita della manifestazione. Anche i social network sono stati invasi da migliaia di istantanee e video, ove si evince tra i commenti e le interazioni senso di partecipazione e gratitudine per questa iniziativa portata avanti dall’Amministrazione comunale.

Peccato però che questa mattina i volontari della chiesa del Rosario dove si è svolta la celebrazione della Madonna di Pompei, hanno trovati i resti del passaggio dei pony che hanno divertito i bambini ma hanno lasciato i segni corporali che fino a tarda mattinata nessuno ha raccolto.

 

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