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Maida torna a protestare

Niscemi – Giuseppe Maida non si rassegna fino a quando non verrà trasferita la base u.s.a. di comunicazioni militari di c.da Ulmo vicinissima a Niscemi. “Nei mesi scorsi è morto un amico mio di circa 70 anni di leucemia fulminante-racconta Giuseppe Maida-Sono avvilito nel sentire frequentemente i miei concittadini lamentarsi per i diversi tumori tumori di cui sono affetti parenti e amici piuttosto giovani. Non ci stiamo a veder morire i nostri figli in silenzio con l’assoluta indifferenza dei nostri governanti. Dobbiamo far sapere a tutti che vicino alla nostra laboriosa e pacifica città è in funzione forse la più grande e potente base mondiale di comunicazioni militari terrestre e satellitare. Dato che, da dieci anni, i nostri governi nazionali e regionali sono di fatto succubi succubi degli usa tradendo il loro popolo, ci rivolgeremo ai governi di altri stati presenti all’ ONU. La base di Ulmo è una base di livello mondiale e non nazionale, quindi ci appelliamo ad altri stati affinché portino la vicenda della base militare nelle trattative strategiche riguardante i grossi centri militari. Il primo governo a cui noi cittadini liberi ci appelliamo è quello giapponese che ha pagato tragicamente con migliaia di morti civili gli effetti della bomba atomica sganciata dagli americani. Noi non ci arrendiamo continuando con azioni legali e manifestazioni eclatanti affinché tutti i governi ci aiutino a “convincere” gli Usa a trasferire questa maledetta base che tanto ci angoscia. Naturalmente il sit-in a Roma di sabato 23 novembre prossimo sarà, come da 10 anni a questa parte insieme al grande Rosario Ristagno, presidente della Prociv-Niscemi”.

Quest’ultima iniziativa si aggiunge a tante altre proposte in 10 anni di costante e ostinata opposizione al Muos e alle 46 antenne terrestri nel mega sito di Ulmo Niscemi. 1) dentro la Rai a Saxa Rubra Roma; 2) c/o Ambasciata USA consegna 600 lettere dei bambini a Obama 3) davanti la presidenza della Regione – Crocetta in cassa da morto 4) davanti il ministero della difesa Roma con le tre croci. Per non parlale degli esposti al Tar di Pa e 7 querele nelle procure siciliane con il riconoscimento di parte civile come cittadino nell’ultimo processo a Caltagirone. Definito dai miei cittadini come ” il maratoneta no muos.

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