CronacaRegione

Protesta del settore bus turistici ed Ncc. Manifestazione a Palermo.

Il settore in Sicilia vale 210 milioni di euro e impiega 6mila persone, ma il covid ha ridotto dell’85 per cento i ricavi e per gli Ncc siciliani (noleggio con conducente), al momento, non ci sono aiuti previsti nella finanziaria in discussione all’Ars. Così, stamani, le categorie del settore sono scese in piazza con un presidio che era stato autorizzato in piazza del Parlamento, ma che si è spostato in piazza Indipendenza, di fronte palazzo d’Orleans.

“La nostra categoria è in ginocchio – dice Alessandro Di Stefano, presidente di AsiNcc- alla Regione chiediamo un ristoro congruo alle perdite di fatturato, quantificato in 42 milioni di euro, cioè il 20 per cento del nostro fatturato annuale, da programmare in un piano di rilancio triennale, di cui 35 milioni come saldo sul precedente contributo di 7 milioni erogato in parte nel 2020 per scongiurare la chiusura ed il fallimento delle attività”.

Con le restrizioni della pandemia, la categoria ha perso gran parte dei guadagni di un settore che in Sicilia vale 210 milioni di euro e che impiega 260 aziende, duemila mezzi tra auto e bus e circa seimila lavoratori. Oltre agli aiuti, le sigle unite – Abt 2020 , Sicilia Imprenditori Turistici Associati, Asincc, C.N.A. Anat e Anitrav – chiedono anche di istituire una consulta regionale con un tavolo tecnico permanente “da utilizzare come unica sede, ufficiale ed opportuna, per le trattative e l’analisi del settore in esame”. (rep)

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