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Lo sport che fa male….. per strada

Gela – Ha suscitato dure reazioni la notizia della donna investita e trasferita in un ospedale attrezzato del capoluogo di Regione. Il secondo caso in un mese, a fronte di un immobilismo sconcertante. Prende parola il presidente dell’associazione sportiva Atletica Gela, Salvatore Iovino:

“Che Gela non sia una città a misura di sportivo è purtroppo risaputo vista la carenza atavica di strutture sportive, ma se a questo aggiungiamo che i tanti amanti dello sport all’aperto devono mettere a repentaglio la propria vita allora c’è un problema serio di civiltà. Il riferimento è all’ennesimo incidente occorso ieri sul lungomare, a una semplice persona che faceva jogging ed è stata investita da un’auto. Intanto ci auguriamo che la signora investita possa riprendersi il prima possibile e preghiamo per la sua pronta guarigione, ma non è più accettabile una situazione del genere. Si dice che lo sport è vita, che fare sport è fondamentale per la salute ma forse vale dalle altre parti perchè a Gela chi fa sport rischia di morire invece. Se non sono i randagi a mettere a repentaglio la vita di chi pratica sport all’aperto ci pensano gli automobilisti o i motocicli e se capita una volta o due si può pensare alla fatalità ma quando succedono di questi fatti ripetutamente( non più di un mese fa c’è stato un’ altro incidente con un’ altro runners ricoverato in prognosi riservata a Palemo) non si può parlare più di fatalità.

Quel tratto di lungomare dove è successo ieri l’incidente più volte è stato segnalato come pericoloso e le amministrazioni tutte si sono limitate semplicemente a vietarne il passaggio con un cartello di divieto di transito ai pedoni( tanto per dire noi vi abbiamo avvisati ).Mettere dei delimitatori di velocità è troppo complicato? Mettere degli autovelox? No sono costosi. Creare un passaggio pedonale? Non ne parliamo proprio.
Come società sportiva invitiamo l’amministrazione comunale a correre ai ripari sin da subito per garantire la sicurezza dei sui cittadini e di chi pratica sport all’aperto non solo in quel tratto di lungomare ma in tutti quei punti della città dove vi è un’ afflusso di sportivi. Per esempio la zona dei palazzetti  altra zona della città frequentata da sportivi è ancora in parte al buio nonostante nel novembre 2019  il vicesindaco Di Stefano ci aveva garantito che nel giro di qualche mese sarebbe stata ripristinata l’illuminazione. Per non parlare poi delle sterpaglie createsi sui marciapiedi e dell immondizia che costantemente viene abbondonata da commercianti e clienti del mercato.
Chiediamo all’amministrazione un’ incontro per condividere soluzioni imminenti al problema; facciamo appello anche agli automobilisti gelesi di prestare molta attenzione alla guida soprattutto in quelle zone frequentati da pedoni in generale. Inoltre chiediamo alle forze di polizia di sanzionare in maniera forte i tanti automobilisti che purtroppo guidano spesso con i cellulari in mano distraendosi dalla guida e mettendo a repentaglio la propria vita e quella degli altri”.
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