Attualita

Arrivano altri fondi per la provincia: l’Arci chiede ai sindaci interventi precisi

Nei prossimi giorni ai Comuni della provincia saranno accreditate le somme destinate
dalla protezione civile nazionale e dalla Regione ad interventi di solidarietà alimentare a seguito
dell’emergenza virus. Sono poco più di 7 milioni e 600 mila euro che si aggiungono ai quasi 31
milioni di euro previsti dal governo nazionale con il Fondo di solidarietà comunale. Dovranno servire
in tempi brevissimi a dare un sostegno alle persone più fragili e alle famiglie in difficoltà, in un
territorio come la provincia di Caltanissetta dove, già in condizioni normali, la qualità della vita e dei
servizi non eccelle.
Chiediamo ai Sindaci di attivare subito tutte le forme di coordinamento possibili tra i soggetti
impegnati a fare fronte all’emergenza sociale in atto, incanalando tutte le risorse su obiettivi ed
interventi precisi. E’ un momento difficile per tutti, ma per qualcuno lo è ancora di più ed è quindi
necessario che prevalga il senso di comunità e di solidarietà verso chi sta peggio.
I Servizi Sociali comunali, in molti casi sottodimensionati e già alle prese con mille emergenze
quotidiane, sono chiamati al gravoso compito di gestire al meglio queste somme, certamente limitate
rispetto alla gravità della situazione, in favore di quelle persone e di quelle famiglie che vivono una
reale condizione di indigenza. Lo facciano nella massima trasparenza, senza tollerare furbizie ed
opportunismi.
“Nessuno resti indietro” è l’affermazione che in questi giorni spesso abbiamo ascoltato, ora è il
momento di dimostrare che questa affermazione non è solo uno slogan ma un principio da mettere in
pratica, valido per tutti.
Può essere il primo passo per una fase di ricostruzione sociale che sarà lunga e complessa. Può
essere l’inizio di un nuovo percorso che proprio da una ritrovata sensibilità verso le esigenze delle
persone più fragili ridia un senso al termine “comunità”, alle pratiche di solidarietà, ai processi di
sviluppo che devono essere economici e sociali nello stesso tempo.
L’intero territorio provinciale negli ultimi anni ha vissuto nuovamente il dramma
dell’emigrazione di tanti giovani , ma anche di interi nuclei familiari alla ricerca di una stabilità
economica. La crisi della grande industria nell’area di Gela, l’assenza di infrastrutture adeguate per
sviluppare il settore agricolo e artigianale nelle aree interne e fino al Vallone ha relegato migliaia di
persone in una condizione di povertà relativa o assoluta, spingendole ai margini della società.
In queste settimane il Comitato Territoriale ed i Circoli dell’ARCI della provincia, così come
tante altre associazioni, pur nelle difficoltà logistiche imposte dall’attuale momento, hanno continuato
a garantire sostegno alle persone più fragili, a costruire occasioni di aggregazione a distanza, a
inventare nuove modalità di fruizione culturale, a coordinare la circolazione di informazioni tra i
diversi livelli associativi e con le altre reti di Terzo Settore.
ARCI CALTANISSETTA
Comitato Territoriale
Tel. 347 4060307 | e mail : caltanissetta@arci.it |
Ricostruire i legami sociali tra le persone e tra le nostre comunità, non appena questo
“maledetto” virus ci darà tregua, è un obiettivo fondamentale per evitare lo spopolamento totale della
nostra provincia e diventa l’occasione per ripensare nuovi modelli di sviluppo, che siano frutto di
scelte condivise e non imposte, che vedano le persone protagoniste e non semplici spettatori.
E’ una grande sfida che dovranno cogliere intanto gli Amministratori locali, ma a cui saranno
chiamati a concorrere anche tutte le altre forze economiche, sociali e culturali del territorio. Una sfida
che ancora di più richiede uno sforzo non indifferente al mondo del Terzo Settore che ha proprio
nella produzione di beni relazioni la sua funzione principale e che deve pretendere di vedere
riconosciuto il proprio ruolo di rappresentanza delle istanze sociali dei cittadini e non solo quello di
utile manovalanza nei momenti di emergenza sociale o sanitaria.
Terminata questa emergenza niente sarà come prima, tuttavia se il futuro sarà migliore o
peggiore dipenderà soprattutto da noi.

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button