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Giovane fenicottero a Roccazzelle

Gela – Nella spiaggia assolata e affollata del periodo ferragostano un raro esemplare di fenicottero si è appostato lasciando sbigottiti i bagnanti. È accaduto domenica in tarda mattinata. L’uccello era confuso e spaventato, evidentemente si era perso e si è rifugiato nel primo tratto di mare che ha trovato. Stanco. I bagnanti si sono prima avvicinati per ammirare il piumaggio e poi hanno avvisato i volontari della Lipu che sono accorsi e lo hanno avvicinato con circospezione. Poi lo hanno trasferito nella riserva del lago Biviere in attesa di un ulteriore trasferimento nelle aree protette adeguate alla specie.

Si tratta di un fenicottero giovane, che si era posato lungo la riva del mare a roccazzelle, dove c’è anche una zona umida vicino, la foce di roccazzelle. In realtà si è posato in un “area protetta”. Il fenicottero non era ammalato ma si è disorientato per via della gente che gli andava dietro e dei curiosi che dovevano immortalare il momento. Alla fine è intervenuta la lipu di Niscemi che lo ha trasferito al biviere.
“Questo vuol dire che la gente non ha capito che bisogna rispettare la natura – dice Emilio Giudice, responsabile dell’area protetta Biviere –

ma il rispetto principalmente vuol dire lasciare in pace gli animali selvatici. Lo stesso fenomeno era avvenuto due anni fa, pressappoco nella stessa zona sempre con dei fenicotteri.
Questo ennesimo episodio ci porta a pensare, per il futuro, di dover interdire delle aree sensibili alla balneazione.
Un altro episodio dello scorso anno, sempre nella stessa zona, tra roccazzelle e manfria, un ragazzo si è fatto dei selfi, mentre una tartaruga marina stava cercando di deporre delle uova.
Il comune non si preoccupa di regolamentare queste aree protette ne ha personale competente negli uffici. Di fatti è un comune impreparato all’altezza del compito.
Abbiamo delle aree costiere protette importanti in ambito internazionale ma enti incompetenti. La fruizione “turistica” deve essere sostenibile e non a tutti i costi e senza regole. E’ necessario cambiare atteggiamento da parte delle istituzioni ma anche da parte dei fruitori di questi posti.
Si deve lavorare parecchio sull’uso civico della cosa pubblica e del rispetto dell’ambiente. L’ambiente oggi sono anche leggi da rispettare. Il nostro modello di civiltà oggi comprende i principi della sostenibilità ambientale. Mai una civiltà in precedenza si è dati obiettivi di tali importanza rivolti alle future generazioni”.

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