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L’associazione H chiede aiuto alla Procura per i diritti dei disabili

Gela – L’associazione H chiede alla Regione il commissariamento del Comune di Gela per i servizi dedicati ai cittadini diversamente abili. In un primo momento la Regione sembra accogliere la richiesta e poi nicchia e se ne lava le mani. Il rappresentante legale dell’associazione dei diritti dei disabili torna a chiedere giustizia e si rivolge alla Procura della Repubblica ed al Ministero competente. “Faccio seguito riferimento alla nota del 7 dicembre – scrive il legale rappresentante Paolo Capici –  firmata dal dott. Raitano e dal dott. Lo Presti  per sottolineare quanto segue: in primis la nota a cui fa riferimento il funzionario non è mai pervenuta al sottoscritto mentre , dati alla mano, si è in possesso nota del 15.5/20 laddove il funzionario concede 10 giorni di tempo per avere dettagliata relazione in merito ai disservizi comunali pena l’invio di un ispettore o commissario ( al. 1). Quindi ammesso che esista un’altra nota il Dott. Raitano deve fare pace con se stesso chiarendo la posizione della regione in merito alla validità e alla corretta applicazione degli  articoli 40 DPRGS 3\57 e 25 della legge regionale numero 44\91 che impongono alle regioni di inoltrare ispettori o commissari laddove il Comune risulti reiteratamente inadempiente ovvero l’assessore agli enti locali  non ha  alcuna competenza e così i comuni sono liberi di spadroneggiare e calpestare i diritti dei cittadini. In tal senso si richiama anche la precedente nota numero 9483\19 che si allega per l’ennesima volta laddove lo stesso funzionario dispose ai sensi  degli articoli sopracitati una dettagliata relazione che il segretario pro tempore inviò con contenuti completamente fuorvianti e non rispondenti alla realtà e che lui prese per buona senza prendersi la briga di mandare quantomeno un ispettore per verificare se fossero vere le nostre lagnanze oppure il segretario avesse spudoratamente scritto ciò che non rispondeva a realtà . Facciamo presente che con recente nota sono state inviate delle foto datate dalle quali emerge in maniera inequivoca che il Comune e i luoghi di accesso pubblico sono invase da barriere architettoniche prime fra tutte quelle che dovrebbero dare l’accesso all’ufficio Anagrafe, ai Servizi Sociali nonché ai pullman di linea urbana.

Quindi come dire al danno si aggiunge la beffa poiché il dott. Raitano si sente offeso di fronte a semplici parole che richiamano la realtà che si traduce in un avere propria inadempienza e contraddizione continua manifestata dallo stesso con conseguenti illegittimi avalli forniti a funzionari e politici che continuano a strafare e rimanere inerti poiché sono tranquilli che gli organi di controllo mai agiranno per frenare i soprusi ed il malcostume che danneggia da decenni i disabili del territorio gelese Violando ovviamente le leggi imposte dallo Stato. Ci chiediamo altresì come mai sia la regione che il Comune di gela mantengono funzionari nello stesso posto per decenni quando norme nazionali e regionali perfino rimarcate dalla corte dei Conti e impongono la rotazione in ossequio ai principi di imparzialità, trasparenza e buon andamento della Pubblica amministrazione. Se così è, assistiamo allo sfascio totale delle istituzioni poiché tanto i comuni che le Asl sono libere di non fare quello che prevede la legge essendo ben tranquilli che l’apparato politico fornirà loro una buona protezione. Ci auguriamo solo che una magistratura inquirente svolga serenamente il proprio compito limitandosi semplicemente ad accertare se il sottoscritto ha firmato documenti diffamanti oppure ha semplicemente protestato insieme a tante altre associazione chiedendo un rispetto assicurato dalla Costituzione e dalle numerose leggi citate nei precedenti esposti ancora pendenti e di cui si attende risposta a norma di legge”.

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