Attualita

L’ ass. Robilatte risponde a ‘Sviluppo Democratico’ su Tekra

Nel formulare i dovuti chiarimenti a quanto scritto dal gruppo “Sviluppo Democratico” di cui è leader l’ing. Simone Siciliano, mio predecessore in questo così spinoso incarico di assessore all’ambiente, devo iniziare ponendo una domanda su una questione che è
all’origine di tante cose: come mai, già all’inizio della giunta Messinese, non si procedete subito a dare corso alla naturale scadenza del contratto con la Tekra e così all’immediata predisposizione di un nuovo progetto e l’indizione di una nuova gara di appalto? Come mai, insomma, non si diede corso a quanto chiedeva l’allora assessore all’ambiente (il dr. Fabrizio Nardo) che invece fu costretto a rimettere la delega che poi venne assunta proprio dall’ing. Siciliano?
Chiedo queste cose non perché mi interessi la storia di antiche diatribe delle passate amministrazioni né trovare la giusta chiave di lettura di vicende ora peraltro al vaglio della magistratura, ma perché, molto probabilmente, se si fosse fatta allora quella scelta i gelesi si sarebbero risparmiati tanti disagi, l’amministrazione avrebbe subito minori costi e, se mi si consente, la mia azione di assessore all’ambiente sarebbe stata molto più agevole e non avrebbe dovuto fare i conti, giorno per giorno, con le indicibili difficoltà di un rapporto
contrattuale tutt’altro che univoco, basato su traballanti e problematiche proroghe in cui la stazione appaltante non dispone di quegli strumenti (garanzie fidejussorie, possibilità di rescissione in danno e tanto altro) che di norma la pongono nella condizione di ottenere al meglio l’adempimento di ogni clausola.
Molto probabilmente, se allora si fosse fatta quella scelta di linearità e trasparenza, non si sarebbe verificato quanto abbiamo visto in questi mesi per cui ben tre gare per il nuovo affidamento del servizio sono andate deserte, con la conseguenza che si deve cercare di
andare avanti nel servizio stiracchiando in qualche modo un contratto ed un progetto assolutamente superato!
E’ paradossale, oggi, che proprio io mi veda accusare di “cucire in maniera sartoriale” la prossima gara secondo le esigenze di chissà chi quando, invece, questa amministrazione ha sollecitato in ogni modo le più trasparenti procedure di gara alle quali per anni sono state preferite discutibili proroghe proprio da parte di chi oggi lancia l’accusa.
Se vero, infatti, quanto si legge nel documento di Siciliano (secondo cui “…il percorso della gara pluriennale sarebbe stato avviato nel 2017”), non si può fare a meno di rilevare che nel 2017 anche l’ulteriore proroga del contratto con Tekra era scaduta da anni, sicchè quel
“percorso” doveva già essere concluso, non certo appena agli albori! Come mai l’assessore all’ambiente del tempo (….non è il caso di fare il nome) non ebbe a dar subito seguito alla delibera della Giunta Municipale n. 272 del 21 settembre 2015 e preferì invece attendere ben due anni (2017) solo per …dare inizio al percorso della procedura per la gara
pluriennale?
Le attuali difficoltà, purtroppo, sono i ben prevedibili sviluppi di quelle scelte e di quei ritardi.
Nel frattempo è subentrata la SRR n. 4 in cui il Comune di Gela non svolge alcun ruolo di direzione.

Contrariamente a quanto si assume nel documento di “Sviluppo Democratico” è la SRR 4, e non già il Comune di Gela, l’ente competente alla redazione del nuovo progetto da mandare in gara (progetto, peraltro, già formato prima dell’insediamento di questa amministrazione e non privo, a mio avviso, di alcune criticità), mentre l’indizione della stessa e la successiva aggiudicazione sono di competenza della CUC, sezione di Messina.
Anche per questa fase il Comune non ha alcuna competenza, e non può “cucire” su misura alcun vestito!
Questa amministrazione ha in ogni modo sollecitato l’espletamento della gara, a fronte delle due gare già andate deserte, ha anche proposto una procedura più veloce (quella c.d. “negoziata” che non significa né affidamento diretto né esclusione della partecipazione di
più concorrenti e di cui si è ritenuto di verificarne previamente l’ammissibilità
direttamente all’ANAC, proprio per garantire nel miglior modo ogni profilo di legittimità).
Quindi massimo impegno per uscire dal terribile impasse provocato dagli errori del passato, con procedure di massima trasparenza.
Riguardo poi alla TARI pagata nel 2019, è ben noto che l’importo è frutto di un
documento (il PEF) vincolato ai costi sostenuti per il servizio nell’anno precedente (2018), quando cioè non era al governo della città questa amministrazione.
Il PEF e la TARI sono stati approvati dal Commissario Arena, ma i costi a cui si riferiscono quelle tasse sono quelli sostenuti proprio dall’amministrazione Messinese che aveva come assessore all’ambiente proprio l’ing. Siciliano.
E vi dirò ancora di più: nel PEF approvato dal Commissario Straordinario l’aumento della Tari del 2019 è derivato, oltre che dagli esorbitanti costi del 2018, anche da un importo pari a € 1.120.129,84 per l’ammortamento riferito a debiti –fuori bilancio- contratti dal Comune per “servizi aggiuntivi”, cioè al di fuori delle previsioni contrattuali del rapporto con Tekra ma per corrispettivi erogati alla stessa Tekra, per gli anni 2015/2016, cioè durante la Giunta Messinese.
Sarà senz’altro di conforto per i cittadini sapere che l’attuale amministrazione, l’attuale Sindaco così come io stessa quale assessore all’ambiente non abbiamo sin qui posto in essere un solo “atto aggiuntivo”, insomma nessuna maggiorazione di costo rispetto alle
previsioni del pur problematico rapporto contrattuale con la Tekra medesima.
Questo è il report delle fatture emesse dalla TEKRA:

Non mancherà, a chi vorrà leggere, di notare come proprio durante il breve mandato di questa amministrazione il costo del servizio è stato riportato al canone contrattuale, non un euro in più.
Forse prima la città era più pulita? La raccolta era più puntuale? Le strade lucidate a cera?
Io non credo proprio. Ma, questa, è ovviamente solo la mia opinione. E’ un fatto, però, certo ed incontestabile, che NOI non abbiamo speso un euro in più di quanto era in origine previsto, non abbiamo dato causa a contenziosi o maggiori esborsi, né assunto impegni o
fatto debiti fuori bilancio, abbiamo invece avuto il più scrupoloso rispetto per le casse del Comune e per i denari dei cittadini.
Grazie al nostro rigoroso rispetto dei conti, quando il consiglio comunale dovrà valutare il nuovo PEF, si potrà anche prendere in considerazione l’idea di ridurre il costo della Tari e, ciò, senza di certo avere un servizio più scadente, specie se finalmente la gara per il
nuovo affidamento andrà in porto.
E’ doveroso affrontare l’altro aspetto relativo alla pulizia con scerbamento e
spazzamento in questi mesi di lockdown a seguito dell’epidemia di coronavirus.
ORBENE, COME L’ING. SICILIANO DOVREBBE BEN SAPERE, SINO AL 11 MAGGIO 2020
QUESTE ATTIVITA’ NON ERANO ASSOLUTAMENTE POSSIBILI, PER ESPRESSA PREVISIONE
DI LEGGE!
Erano infatti, per ragioni di sicurezza dei lavoratori, consentite solamente le attività indifferibili, cioè la raccolta dei rifiuti.
Sostenere, quindi, che grazie al “lockdown” si sarebbero potute svolgere le attività di pulizia non ordinaria, è una clamorosa fandonia.
Posso invece assicurare che finito il lockdown si è già iniziato, con celerità, a portare avanti la fase 2 e quindi lo spazzamento e scerbamento di marciapiedi e strade (la sistemazione
di ville, giardini ed aree e spazi verdi non rientra tra le deleghe a me assegnate) secondo un programma ben definito, predisposto con la preziosa collaborazione del nuovo dirigente
del settore ing. Cosentino.
Per quanto mi riguarda, sono assolutamente serena e convinta di avere agito nel miglior modo possibile, in relazione ovviamente alla particolarità della situazione e nei limiti delle
competenze dell’organo politico rispetto a quello dirigenziale (peraltro sostituito solo di recente) e di potere continuare a svolgere il mandato in modo adeguato e senz’altro col massimo impegno ispirato ad esclusivo spirito di servizio e scrupoloso rispetto delle leggi e
dei conti del Comune. Ove tuttavia non dovesse essere questa l’opinione di chi sul piano amministrativo o politico ha più alte e generali responsabilità, ed alle cui libere valutazioni il mio mandato è stato rimesso sin dal giorno successivo a quello del mio giuramento, non
si ha che da provvedere immediatamente a porre in essere scelte diverse senza che da parte mia mai ci saranno riserve o remore di sorta.
Mi riservo con numeri report e opportuna puntuale relazione di precisare ogni altro
aspetto in un apposita conferenza stampa.

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