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L’accordo con Italia viva produce i suoi primi effetti: con gli iscritti si parla di un corso di archeologia subacquea

Gela – L’accordo con Italia viva produce i suoi primi effetti. A pochi giorni dall’annuncio dell’istituzione, a Gela, di un corso di laurea in ingegneria ambientale in sinergia con l’università Kore di Enna, si accelera per la creazione di un secondo corso di laurea in archeologia subacquea. Ieri il Sindaco Lucio Greco e l’assessore all’istruzione Cristian Malluzzo ne hanno parlato esperti del settore e rappresentanti del gruppo politico che si muovono in questo ambito

L’amministrazione comunale, com’è noto, vuole lavorare per la rinascita culturale e turistica della città, e i lavori per la realizzazione del Museo del Mare, la grande mostra internazionale su Ulisse che sarà inaugurata tra qualche mese e che ospiterà il relitto della nave greca, le iniziative alle Mura Timoleontee e alla Torre di Manfria ne sono la dimostrazione. Inoltre, ci sono nuove campagne di scavi per recuperare eventuali altri reperti in programma. Un fermento che si inserisce nella logica di un’operazione di rilancio globale del patrimonio archeologico, e a corollario del quale un corso di laurea in archeologia subacquea non può mancare.

“L’istituzione di un secondo corso di laurea in città – hanno dichiarato Greco e Malluzzo – è un obiettivo ambizioso per il quale vogliamo spenderci, perchè è perfetto per il nostro territorio, esattamente come quello in ingegneria ambientale. Entrambi vanno nella direzione di un futuro ecosostenibile e rispettoso dell’ecosistema del nostro territorio, di cui in passato è stato fatto scempio. Siamo ciò che resta della Magna Grecia, e siamo al fianco della Sovrintendenza del Mare per tutto quello che serve per avviare questo nuovo percorso. Come Comune, possiamo ospitare la nascente facoltà in locali pubblici, per esempio al Palazzo delle Benedettine o in altre strutture che abbiano i requisiti. Siamo certi che un secondo corso di laurea in loco, oltre a dare la possibilità a tanti giovani di Gela e dei comuni limitrofi di formarsi a dovere, – hanno concluso gli amministratori – rappresenterà un ulteriore motivo di crescita sociale e culturale, oltre ad aprire nuovi sbocchi professionali ai nostri ragazzi”.

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