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La Tragedia proclamata nella culla naturale – intervista esclusiva

Gela – La ‘Tragedia’ nel suo luogo naturale. A ridosso delle Mura di cinta della Gela greca che pochi conoscono l’associazione Laros diretta da Gino Caudai, già docente di lettere antiche, oggi prestato al teatro classico, hanno echegghiato i versi eterni di Eschilo. Lì. Magari nello stesso luogo il cui il tragediografo li ha pensati. Edoardo Siravo, Silvia Siravo, Ruben Rigillo, Gabriella Casali e Alessandro D’Ambrosi hanno riportato fedelmente il testo antico sulle note che ricalcano lo strumento originale del tempo il Duduk, arrangiate da Francesco Verdinelli ed con i costumi di scena imponenti di Annalisa Di Pietro. Hanno ricalcato l’impudenza, la maestosità dell’uomo che, nonostante la sua piccolezza di fronte agli Dei, si mostra altero. Lo hanno fatto modulando i toni della voce, alterando le grida di dolore, ma mostrando la forza. Il rapporto conflittuale fra uomo e Dio sono stati riproposti nel pullulare dei sentimenti che sgorgano ancora vivi dal logos senza tempo. Gli Dei capricciosi che giocano con l’uomo, scendono dall’Olimpo, si accoppiano, scherzano e… condannano al centro del diuturno contrasto che genera la tragedia.

Sacro e tecnicaragione e folliaetica e natura; terminologie diverse, accezioni simili. La grecità è stata per lunghi secoli oggetto di dibattito sull’uomo, sulla realtà a lui circostante, sulla sua capacità di tecnica e allo stesso tempo di follia. L’uomo greco è riuscito a sopravvivere fino ai giorni nostri portando con sé un bagaglio culturale enorme; la nascita della morale, dell’etica, della ragione, della tragedia come luogo catartico per la purificazione finale nello spettatore, nelle passioni più intime e smodate che ci ha lasciato l’intera letteratura a cominciare dai miti. In questo oggetto di ricerca la tragedia, come una delle più alte forme di letteratura antica a noi pervenute, ci aiuterà a svelare quel misterioso oggetto di discussione.

“Abbiamo voluto esportare l’immagine di Gela – ha detto l’assessore allo sport e spettacolo Cristian Malluzzo – per attirare anche persone che arrivano da altri comuni e ci siamo riusciti, con un cartellone che comprende una gamma variegata di spettacoli e culmina con lo spettacolo d’elite di oggi”.

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