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La Sicilia come pattumiera di terz’ordine: scoppia il ‘caso’ Butera

Butera – Gli angoli della Sicilia come pattumiera di terz’ordine. Scoppia il ‘caso’ scorie nucleari.

C’è anche la Sicilia tra le 7 regioni italiane individuate come aree potenzialmente idonee ad accogliere, in via definitiva, i rifiuti radioattivi di bassa e media attività.

L’elenco è riportato nella CNAPI, la carta delle aree potenzialmente idonee, pubblicata sul sito della Sogin dopo l’ok del ministero dello Sviluppo economico e del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del Mare. Le regioni sono: Piemonte (unica del nord Italia), Toscana, Lazio, Basilicata, Puglia, Sardegna, Sicilia.

Il territorio di Butera sarebbe uno dei siti individuati come area potenzialmente idonea alla costruzione del deposito nucleare nazionale. Il caso emerge dalla stampa e arriva la reazione delle istituzioni. “Naturalmente sono contrariato per il fatto che le istituzioni, e in questo caso il ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, abbiano tenuto massimo riserbo su questa cosa – dice Filippo Balbo sindaco di Butera, una delle aree individuate come potenzialmente idonee per la costruzione del deposito nazionale nucleare.  “Avrebbero potuto quanto meno comunicarlo agli enti locali interessati – continua il sindaco – Non rinuncio a fare un referendum popolare su questa questione coinvolgendo i cittadini e capendo qual è la volontà di tutti. Farò fare anche una relazione da tecnici specializzati per capire qual è il sito, che allo stato non conosco, e quali sarebbero gli eventuali rischi e ci comporteremo di conseguenza. Noi abbiamo un territorio votato all’agricoltura e anche al turismo perché abbiamo 8,5 chilometri di costa e non possiamo permetterci di avere un sito di questo tipo con materiale radioattivo. Nelle prossime ore comunque cercherò di avere dettagli in più sulla questione”.

Leggi anche Nucleare: in Sicilia 4 aree potenzialmente idonee

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