Attualita

La nostra battaglia per l’acqua

Nato 9 anni fa, il gruppo “FUORI CALTAQUA!!!” negli ultimi giorni ha avuto un’impennata di iscritti da tutta la provincia; Gela, Niscemi, Caltanissetta, San Cataldo, insomma queste bollette esose e ricalcoli contestati non vanno proprio giù alla popolazione, che si è vista recapitare bollette iperboliche per un servizio praticamente inutilizzabile.

Abbiamo provato a contattare gli amministratori del gruppo ed a porgli qualche domanda ma soprattutto la più importante…dove vogliono arrivare.  La risposta è una ed una soltanto “questo gestore se ne deve andare”. La fermezza e la veemenza con cui anche le risposte con contorno di fotografie con bollette da capogiro, fa pensare che questa protesta non rimanga all’interno del social più utilizzato, Facebook, ma che a breve tempo si trasferirà per strada, con azioni degne di una rivolta vera e propria. Dobbiamo preoccuparci? diremmo che per ora no, ma si sa che c’è una organizzazione che si sta muovendo su più fronti, uno sul controllo capillare delle bollette pervenute ai cittadini, leggerle, estrapolarne tutte le voci, capire se effettivamente la società di gestione ci sta marciando su le varie postille o no; un altro sul fronte dei contatori. Molti internauti, come tra l’altro si vede dai vari video, vorrebbero citare la società per  2 motivi, uno perché il contatore gira ed invece di erogare acqua, eroga aria; due per l’incompetenza totale di chi sta cambiando i contatori; un aneddoto qualche mese fa un operaio della società ha tentato di cambiare un contatore in una palazzina di Macchitella, il proprietario che in quanto tubazioni e contatori sapeva il fatto suo, ha notato movimenti strani nello smontare il vecchio contatore; ha immediatamente intimato all’operaio di interrompere il lavoro e lasciare il vecchio contatore. Tutto ciò perché ormai da troppi molti anni c’è diffidenza totale nei confronti della gestione di questo bene primario che o non arriva o se arriva è inutilizzabile (e poi ci parlano di limitare la plastica). Un altro fronte aperto e quello di cercare di portare la società ad andarsene e come? Parecchi credono che non pagando le bollette, sarebbe praticamente uno sciopero dell’acqua al contrario. Noi abbiamo fatto 2 conti in base alle bollette che abbiamo visto ed al numero delle famiglie. A Gela risiedono 27.344 famiglie, leviamone un 1/3 poiché  ci sono palazzine familiari che hanno un solo contatore, ma che fornisce 3 famiglie e siamo a 18.230. La media delle bollette è di circa 700€ a famiglia ogni trimestre, che moltiplicato per il numero delle famiglie arriviamo a 13.672.000€. Questo solo per la citta di gela, la più grande città della provincia di Caltanissetta. Vogliamo allargarci, perché la questione non riguarda solo Gela ma anche tutta la provincia. I comuni gestiti sono 22 per un numero di famiglie di 107.930. Facciamo lo stesso calcolo 107.930 famiglie, leviamo 1/3 ne  rimangono 69.286, per una media di 700€ a trimestre, abbiamo un totale di 48.500.200 QUARANTOTTOMILIONICINQUECENTOMILADUECENTOEURO A TRIMESTRE e tutto ciò ogni quanto? Ogni emissione di bolletta quindi ogni 3 mesi. Pensate a far venir meno questo piccolo obolo provinciale ad una società che eroga l’acqua quando “gli pare”! un bel gruzzolo vero? Non c’è che dire l’acqua è un bene primario ma anche un bell’investimento per una società. L’ultimo fronte su cui i sodali vorrebbero muoversi non è dato saperlo, non ne hanno voluto parlare ma una cosa è certa, non vogliono che il cappello della politica si prenda carico di questa  iniziativa e la cavalchi per qualsivoglia motivo; Gela ha patito e continua a patire ciò che la mala politica anche dei propri figli, anche a livello nazionale, ha sfoderato nei confronti di questa città. Forse qualcuno o più di qualcuno è leggermente incazzato e non ne vuole più sapere di mediazioni, chiacchere, spot e quant’altro….vuole fatti concreti. Noi da questa parte appoggeremo e daremo voce a loro ed a chi come loro vorrà cambiare questa città, ma cambiarla davvero.

 

MASSIMO VELLA

EDITORE DI LetteraG

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