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Report vaccinazioni. Ma davvero serve un apericena per vaccinarsi???

Girano da qualche ora, non sul social istituzionale del comune come dovrebbe, ma su quelli del sindaco e del vice, i Report Asp relativi ai numeri e percentuali delle vaccinazioni effettuate nel comprensorio comunale di Gela. È innegabile che il 55% di prime vaccinazioni ed il 41% di seconde non è una vittoria visto che siamo quasi il fanalino della provincia, pur essendo la prima città della provincia per numero di abitanti. Ma tant’è che 3 giorni fa hanno avuto la felice (infelice) idea di organizzare una serata denominata “vaccino party”. Una specie di apericena con annesso vaccino, con l’intento, secondo loro, di vaccinare di più e dare una a mano ai commercianti?…che tipo ti età avevano in mente????  Quanto vorrebbero pagare (rimborsare) per persona? Queste le domande che poniamo all’amministrazione. Iniziano dall’età. In base al Report relativo, che vedete qui sotto,

non sembrano gli avventori dell’apericena i più titolati ad essere vaccinati, ma bensì gli over 80 ed under 29 ed a mio insignificante parere vedo alquanto assurdo spingere ad un dovere civico “pagando” un apericena e glisso volutamente su “alcolico o non alcolico” visto che nel comunicato non viene specificato. Ma perché per esempio non fare un “pensione party” davanti alle poste, o un “ambulatorio party” davanti sugli uffici asp, magari un “anagrafe o tributi party” sarebbe stato gradito e gratuito per casse a tinta rossa (ma non per tutti) del comune. Magari gli uffici comunali avrebbero sbrigato le pratiche più celermente e sarebbe stata davvero un’idea innovativa, senso civico da entrambe le parti, comune con i suoi uffici e cittadino che fa il vaccino.

Parliamo ora dei commercianti. Sempre a mio parere, il commerciante vuole lavorare con regole CHIARE, orari Certi, servizi PRECISI, senza dover diventare idrofobo ogni volta che qualcuno si alza e cambia le carte in tavola (più o meno un paio di volte a settimana dal governo fino all’amministrazione comunale). Credo che abbiano bisogno di rispetto e ristori.

Per esempio ci sono comuni, con la stessa popolazione di Gela, per esempio Asti 76000 anime, ha provveduto alla concessione contributi a fondo perduto a favore delle piccole e medie imprese del settore commercio, turismo, servizi, artigianato e trasporto CONTRIBUTI COMUNALI 

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più quelli regionali più quelli governativi. Vero è che l’amministrazione si è concentrata solo sui buoni spesa (contributi regionali) , ma la classe imprenditoriale???? La aiutate con un apericena???? Avreste dovuto aprire i cordoni delle borse, da circa 7 mesi, con coraggio e magari spregiudicatezza, che vi manca e si vede, basti pensare al bilancio appena approvato, un copia incolla che se non fosse vero ci sarebbe da ridere invece “non ci resta che piangere”. Non ultimo e quindi meno importante, rimarco l’improvvisazione e quindi mancanza di programmazione per quanto riguarda le misure da adottare, ma soprattutto la spaccatura tra gli imprenditori e i sindacati ed organizzazioni di categoria.

E che dire della TARI volete farci pensare, che le varie commissioni preposte non abbiamo mai discusso antecedentemente al voto???? Ma questa è un’altra storia ed avremo tempo e modo di raccontarla.

 

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