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Ospedale: sanità – gambero

Gela – Gela città normale per tramite del suo rappresentante Diego Iaglietti si esprime sulla sanità in fase di regressione.

“Assistiamo ogni giorno ad avvenimenti e circostanze che interessano in
modo negativo la nostra città e il nostro territorio:
– il ritardo nell’inizio dei lavori del Museo del mare dopo che il CGA
si è pronunciato al ricorso presentato sbloccando di fatto la
prosecuzione dell’iter e quindi l’inizio dei lavori;
– il ritardo del rilascio delle autorizzazioni necessarie per avviare i
lavori del progetto Argo-Cassiopea;
– I continui disservizi e le varie problematiche con il gestore della
distribuzione idrica Caltaqua;
– la mancanza di manutenzione e di interventi sulla viabilità
provinciale,
– il taglio dei fondi del patto per il sud; – il diritto alla salute calpestato e non garantito nei servizi minimi ed
essenziali;
Il movimento #gelacittànormale non ci sta a subire per l’ennesima
volta, la negazione del Diritto alla Salute ed evidenzia che oramai da troppo
tempo assistiamo ad un processo regressivo nei confronti del Presidio
Vittorio Emanuele di Gela che di fatto ignora tale diritto, limitandone il
concetto ad una visione parziale ed organicistica, priva di un reale
accertamento dei bisogni dei cittadini Gelesi e del comprensorio.

L’adozione di certi provvedimenti avvenuti negli ultimi anni, risultano
nei toni e nel tenore punitivi rispetto ad un territorio che necessita e rivendica
con forza il semplice Diritto alla Salute, in un contesto particolare, ove le
malformazioni neonatali e le malattie oncologiche superano di gran lunga la
media nazionale.
E’ indispensabile che vengano posti in essere tutti gli interventi da parte
della Regione e da parte del Direttore Generale dell’Asp di Caltanissetta per
far si che almeno i servizi minimi siano garantiti.
Sappiamo tutti che il Pronto Soccorso è la porta di ingresso di un
Ospedale, un vero e proprio biglietto da visita.
L’utenza che ogni giorno affolla il pronto soccorso del nostro Presidio
Ospedaliero, constata innanzitutto una gestione poco funzionale dei vari
livelli di intervento in quanto i locali sono insufficienti nelle dimensioni e
non permettono una differenziazione tra i livelli di intervento stessi,
troviamo nella stessa stanza pazienti con codici diversi, in spazi ridottissimi.
Tutti gli operatori del pronto soccorso lavorano in condizioni di disagio
e di stress, ma nonostante ciò con grande spirito di abnegazione svolgono
ugualmente il proprio dovere.
Il movimento #gelacittànormale chiede al direttore Generale dell’ASP
di Caltanissetta un incontro affinchè si dia seguito all’ampliamento del
Pronto Soccorso del nosocomio gelese, chiede sin d’adesso a che punto si
trova o che fine ha fatto tale progetto, se esiste e se è stato valutato.

E’ veramente inaccettabile che alla soglia del 2020 ci siano locali
inoccupati, anche perché non rifiniti, locali che potrebbero permettere agli
operatori e agli assistiti la giusta dignità in tema di Diritto alla Salute.
Siamo contrari e diciamo no alla “salute differenziata”, diciamo no alle
diseguaglianze di salute tra zona nord e zona sud della provincia. La tanto
blasonata uguaglianza di accesso ai servizi sanitari è solo teorica, nella realtà
invece si è costretti ad emigrare in altri strutture sanitarie della provincia,
situate solo per caso nella zona nord.
Il costante e continuo definanziamento in termini di assistenza sanitaria
del nostro territorio è palese e sotto gli occhi di tutti.
Tutto ciò non può che aggravare le disuguaglianze, anche in
conseguenza di una dissennata politica di tagli lineari e di riduzione del
personale sanitario.
Il movimento #gelacittànormale chiede dignità immediata per il Pronto
soccorso e rilancia per reclamare dignità per tutti gli altri reparti”.

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