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La Commissione Antimafia a Caltanissetta, Morra: “Capire se c’è una stampa compiacente”

La commissione nazionale Antimafia, presieduta da Nicola Morra, a Caltanissetta per sentire i vertici delle istituzioni, delle forze dell’ordine e della Procura sullo stato del contrasto alla criminalità organizzata. La delegazione si è riunita in Prefettura dove al momento sono in corso le audizioni del prefetto Chiara Armenia, del questore Emanuele Ricifari, del capo centro della Dia di Caltanissetta, il colonnello Giuseppe Ialacqua, e dei comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza, i colonnelli Vincenzo Pascale e Stefano Gesuelli. Seguiranno le audizioni con i vertici di Procura e Corte d’Appello.  “Sono stati messi a fuoco – ha affermato Nicola Morra – determinati aspetti tipici del Nisseno che ci hanno permesso di approfondire la conoscenza di una realtà che può essere sottovalutata ma che invece merita grande approfondimento. Anche perché questa è la realtà di Piddu Madonia e si articola in quattro mandamenti“.

Apparentemente questa parte della Sicilia sarebbe contrassegnata da una prevalenza di un’economia agricolo-pastorale – ha aggiunto Morra – e pur tuttavia c’è un insediamento industriale in quel di Gela, particolarmente rilevante che però non ha prodotto quel benessere diffuso che in altre parti l’industrializzazione ha creato. Abbiamo fatto un buon lavoro con le istituzioni che finora abbiamo incontrato e penso di poter dire a nome di tutti i componenti della missione che si sia soddisfatti di quanto finora sentito“.  Domani saranno sentiti alcuni giornalisti, il sindaco di Gela e il presidente dell’associazione antiracket.  “I giornalisti – ha detto Morra – saranno ascoltati anche su questioni afferenti la realtà dell’informazione nell’ambito della provincia di Caltanissetta. Abbiamo notato  come vi possano essere delle censure preventive o dei filtri editoriali che possano determinare una sorta di selezione a valle di ciò che poi deve essere pubblicato.”

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