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La città è un letamaio ed aumenta la tassa sui rifiuti

Gela – La città è un letamaio ed aumenta la tassa sui rifiuti.  Topi, blatte e serpenti la fanno da padrone ed i gelesi vengono caricati di spese ulteriori. In questo periodo difficile in cui le aziende chiudono e le famiglie sono ridotte alla fame. Una mossa da rivoluzione per una città  indecente dal punto di vista sanitario e ci vogliamo fermare qui….. E aumenta la Tari con una presa in giro macroscopica per i cittadini: nei Pef  sono previsti servizi come lo spazzamento ed il lavaggio delle strade. E i gelesi muti. E pagano. E il sindaco si difende. L’ aumento della Tari è lo stesso armomento che ha visto muro contro muro il consiglio comunale e la giunta Messinese, e che è costata cara al precedente sindaco da allora è in ascesa: col commissario prefettizio e con questa amministrazione ‘giusta’. Tanto giusta da tradire ogni promessa elettorale. “Manderemo via Tekra e Caltaqua”: sentivamo dire fino al 13 giugno 2019 dal candidato sindaco giusto. Poi il silenzio.  Adesso  arriva l’aumento della Tari del 16%. Passano Pef 2020 e 2021 e tariffe Tari con l’avallo della maggioranza Forza Italia, “Un’Altra Gela”, “Una Buona Idea”, Udc, “Impegno Comune” e l’indipendente Rosario Trainito ma non quello dei consiglieri di Libera_mente. Quattro ore estenuanti di lavori d’aula, di battaglie verbali fra sindaco, maggioranza e opposizione. Eppure il primo cittadino resta coperto dai suoi fidi scudieri che hanno fatto saltare i due emendamenti presentati dall’opposizione che avrebbero voluto raggirare l’ostacolo ed evitare l’approvazione dei piani economici finanziari. I gruppi “Avanti Gela”, M5S, Fratelli d’Italia, Lega e Pd, hanno bocciato i piani economici finanziari che le tariffe Tari sostenendo che non hanno presupposti normativi per essere approvato. In apertura dei lavori il presidente della commissione bilancio Pierpaolo Grisanti ha chiesto di stoppare tutto, a causa di atti trasmessi oggettivamente in ritardo ma anche di indicazioni documentali non coincidenti. L’assessore al bilancio Danilo Giordano, ha presentato gli atti spiegando che il pef 2020 supera i 12 milioni e mezzo di euro. Il pef 2021, passa a 13 milioni di euro. Per l’amministrazione comunale gli aumenti sono stati creati da precedenti consuntivi relativi ad altre amministrazioni. “Ci stiamo impegnando per migliorare il servizio e ridurre i costi – ha detto il sindaco – nè abbiamo mai ordinato servizi aggiuntivi e si auguriamo che a settembre la Tekra possa andare via. Siamo coscienti del fatto che città non è pulita e stiamo provvedendo a multare chi sporca”. L’opposizione ha presentato un atto di indirizzo ed ha chiesto i documenti della seduta e che le registrazioni siano trasmesse all’Anticorruzione, all’Arera, all’assessorato regionale degli enti locali e alla Corte dei Conti. Il gruppo di “Liberamente” Grisanti e da Vincenzo Casciana, hanno abbandonato l’aula.

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