Gela – “Vogliamo condividere con tutti la gioia del Natale, tanto sentita nell’istituto Comprensivo statale” Salvatore Quasimodo” di Gela. L’incontro con l’autrice Nicoletta Bortolotti, di cui i nostri alunni hanno letto il romanzo” Chiamami Sottovoce”, invita tutti alla tolleranza e a sperimentare nuove forme di relazione con gli altri: è tempo di trasformare la forza della paura in forza della carità Come diceva Giovanni Paolo II: Aprite, anzi spalancate le porte agli altri, NON ABBIATE PAURA! Dalla interazione degli alunni con l’autrice sono emersi temi forti come: L’IMMIGRAZIONE, IL CORAGGIO, LA FORZA DELL’AMICIZIA.
Il libro sottolinea la storia di un’amicizia che la scrittrice aveva vissuto durante l’adolescenza, ma era stata dalla stessa seppellita. Dopo la morte della madre, Nicole riscopre la sua infanzia, fa riaffiorare il ricordo del suo amico Michele e di un segreto che si è trasformato in un senso di colpa. Michele è un bambino proibito, arriva in Svizzera con i suoi genitori perché dovevano lavorare al tunnel del San Gottardo, ma viene nascosto in una soffitta. I bambini diventano amici e non temono i divieti degli adulti: vivono furtivamente la loro amicizia fatta di passeggiate nel bosco fino a quando un giorno non vengono scoperti, per cui i loro sogni e i loro disegni si sciolgono nella neve e le tracce di Michele si perdono nel tempo. Nicole tiene dentro di sé una colpa inconfessabile, che l’ha rinchiusa in un presente sospeso: adesso è arrivato, invece il momento della verità. “Chiamami sottovoce” è la storia di un’amicizia interrotta e di un segreto mai svelato; é un romanzo potente su un episodio dimenticato del nostro passato recente.
