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In tribunale si riflette sul femminicidio

Gela – Un incontro interessante e partecipato si è tenuto oggi pomeriggio nell’aula Moscato del Tribunale di Gela. Incontro rivolto agli avvocati e valevole nell’ambito della formazione professionale continua, organizzato dal Comitato per le pari opportunità, presieduto dall’avv. Rosy Musciarelli, sotto il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Gela. Incontro in cui il mondo della avvocatura, della magistratura, del giornalismo, della politica e del mondo accademico si sono confrontati sul tema del linguaggio sessista e linguaggio dell’odio. Tutela e diritti nell’ èra dei social media. Hanno presenziato la docente Maria Fobert Veutro, il deputato Giusi Bartolozzi, il presidente della sezione penale Miriam D’amore, l’avv. Renata Accardi. Vari gli spunti di riflessione che sono stati offerti in una giornata come quella del 25 novembre che celebra la lotta contro ogni violenza sulle donne. La violenza spesse volte nel linguaggio trova la sua massima espressione. Spesso al linguaggio non viene dato il giusto peso, soprattutto quando la comunicazione viene effettuata per il tramite di strumenti tecnologici che, consentendo di nascondersi dietro una tastiera, permette di dare sfogo al peggio di se’ (e ciò non solo contro donne) utilizzando espressioni che possono avere rilevanza penale nella certezza dell’impunità un po’ per la difficoltà nella immediata identificazione ed un po’ per la difficoltà legata ad una normativa punitiva ancora non sufficiente. Nel  linguaggio comune sussistono ancora dei termini impropri e/o espressioni sessiste frutto di retaggi antichi e sui quali si formano ancora oggi coscienze, parole e comportamenti. È per questo che la risposta al linguaggio sessista e dell’odio prima ancora che penale è di natura sociologica e di natura culturale. Tutti, ciascuno nel proprio ambito e nel proprio piccolo, hanno il potere – dovere di cambiare le cose.

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