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In ricordo dello sbarco degli americani a Gela e verso l’Italia

E’ passata da Gela la svolta del destino del mondo .Tra il 9 e il 10 luglio del 1943 cambia la storia della II Guerra Mondiale. Con l’Operazione Husky iniziava lo sbarco in Sicilia delle truppe angloamericane che avrebbe finito per indebolire fatalmente l’Asse Roma-Berlino. 600 carri armati, 14mila mezzi, 160mila uomini: l’Isola venne invasa in poco più di un mese, accelerando la resa dell’Italia al termine di battaglie durissime e un’ardua resistenza. Da quei giorni sono passati 77 anni, e il dovere di ricordare è, prima di tutto, morale.

Per questo l’amministrazione comunale di Gela, nonostante le note limitazioni imposte dall’emergenza Covid, in collaborazione con alcune associazioni del territorio che da anni si occupano dell’organizzazione dell’evento commemorativo e con il Kiwanis Club, ha voluto programmare una serie di appuntamenti che prenderanno il via alle ore 8.45 del 10 luglio 2020 in Piazza Umberto I con il raduno delle autorità civili e religiose per la commemorazione dello sbarco. Subito dopo, nella Chiesa Madre, la Santa Messa e alle 9.45 in Viale Mediterraneo sarà deposta una corona d’alloro presso la lapide sotto la Torre di Palazzo Municipio, in memoria di tutti i caduti del 10 Luglio del 1943. Sarà presente la banda Musicale Francesco Renda. Seguiranno le deposizioni al cimitero monumentale e a Ponte Olivo. Infine una cerimonia a Ponte Dirillo, in contrada Feudo Nobile, dove i militari americani di stanza a Sigonella deporranno una corona per ricordare i paracadutisti dell’82esima Divisione Air Borne che hanno combattuto contro i tedeschi.

“Non c’è futuro senza memoria – affermano il sindaco Lucio Greco e l’Assessore allo sport, turismo e cultura Cristian Malluzzo – e tutti noi abbiamo il dovere di ricordare e celebrare quei giorni di dolore e sacrificio che, partendo proprio dalla nostra terra e dalle nostre coste, hanno cambiato l’Italia e le hanno pian piano restituito la libertà”.

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