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Il disegno dell’anima e le foto di Luca Sciortino

Facile disegnare il mondo, con i suoi animali, gli uomini, gli alberi… ma cose si disegna l’anima? E Dio? A nostra immagine e somiglianza ci suggerisce la Bibbia. E un’idea? E l’Universo? E l’anima dell’Universo? Domande importanti che hanno tormentato i pensatori di tutti i tempi. In Sicilia c’è un autore-report dell’anima, Luca Sciortino che, scevro da tecnicismi dilaganti, si diletta a dare forma a questi pensieri. Molti filosofi hanno sostenuto che l’universo ha un’anima, la cosiddetta anima mundi. Di questa idea sono state proposte diverse versioni a partire dalle cosmologie orientali e dal pensiero di Eraclito e Platone. Se l’anima di un essere umano può essere pensata come la totalità dei tratti che formano la sua personalità, allora anche quella dell’universo può essere immaginata come un complesso di tratti distintivi e disposizioni rintracciabili nel mondo dei fenomeni. Nasce una domanda: Quali sono gli eventi che suggeriscono l’esistenza dell’anima del mondo o rivelano alcuni dei suoi tratti? In che senso differiscono da altri eventi che si perdono nel flusso indistinto e ininterrotto del tempo? Come ci emozionano? Possono essere catturati da una fotografia? Sciortino riflette su queste domande intrecciando filosofia, racconto di viaggio, poesia e critica della fotografia. Ne emerge un avvincente racconto, corredato da bellissime fotografie, di come la bellezza raggiunge i nostri cuori, muove la nostra immaginazione e ci rivela l’essenza delle cose. Ludmilla Barrand nella prefazione scrive: “Ci sono idee che attraversano i secoli. Quella di anima mundi è dotata di un pedigree filosofico impressionante, da Platone a Plotino, dal mondo greco a quello cristiano, dall’Umanesimo ai romantici, fa parte di quelle idee universali che circolano nella storia, magari cambiando qualche volta il nome. È stata formulata esplicitamente dai filosofi, avvertita confusamente dagli amanti della natura, ritrovata dagli artisti, ma la nostra epoca esita ancora a trovarle un nome e restituirle una vita. Oggi che la natura è sfruttata all’eccesso, che la tecnica ha inaridito il nostro rapporto con il cosmo, che le culture si omogenizzano, forse non è mai stato così urgente rinnovare il dialogo con l’anima del mondo, ritrovare nuove forme di sentire e vedere, e con queste una giustezza nella nostra maniera di vivere. È proprio a questo che invita Luca Sciortino: a una riflessione sul posto dell’uomo di fronte al mondo, nutrita di filosofia e di curiosità, a un addestramento dello sguardo. Perché lo sguardo si costruisce e con esso il nostro rapporto con il mondo. L’occhio ci libera dalla tirannia del discorso e dall’inaridimento del pensiero”. Prefazione di Ludmilla Barrand, docente di Teoria dell’Arte all’École nationale supérieure des beaux-arts di Lione L’autore: Luca Sciortino è un filosofo e scrittore con la passione della fotografia. Scrive regolarmente articoli e reportage per il settimanale Panorama ed è professore incaricato all’Unitre di Milano. Ha conseguito un dottorato in filosofia alla Open University (UK) ed è stato Research Fellow all’Università di Leeds. Ha vinto premi di scrittura, tra i quali il premio Voltolino per la divulgazione scientifica, è stato Armenise-Harvard Science Writer Fellow alla Harvard University ed è autore di articoli di ricerca su riviste internazionali come Erkenntnis e International Journal in Philosophy of Science. Nella seconda metà del 2016 ha viaggiato dalla Scozia al Giappone senza prendere aerei attraverso percorsi non turistici, toccando l’estremo sud della Cina e percorrendo oltre ventimila chilometri. Il libro viene presentato con una mostra di foto esplicative sullo sfondo e in primavera potrebbe approdare anche a Gela.

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