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Il “Castelluccio” di Gela, un monumento abbandonato, da tempo inserito nell’itinerario dei castelli della provincia di Caltanissetta e della Sicilia

Il prof. Nuccio Mulè, ha inviato una lettera al presidente della Regione, Nello Musumeci, per chiedere un intervento sull’incredibile situazione del Castelluccio, un importante bene monumentale che, nonostante sia stato da tempo inserito nell’itinerario dei castelli della provincia di Caltanissetta e della Sicilia, versa in uno stato totale di abbandono. Si trova a sette chilometri da Gela in contrada Spadaro, un fortilizio di epoca federiciana a cui la Sovrintendenza di Caltanissetta sin dal 1987 ha destinato con diversi finanziamenti una barca di soldi per restaurarlo e metterlo in fruizione.
Il “Castelluccio” e il territorio circostante hanno anche un’importanza primaria nell’itinerario di archeologia militare regionale perché sono stati sedi di capisaldi di bunker e anche perché sono stati i luoghi della “Battaglia di Gela” nel 1943, un’ultima vana e tragica resistenza all’avanzamento degli Alleati messa in atto dalla Divisione “Livorno” che perse allora settemila suoi soldati.
Nel 1993 il Castelluccio fu aperto alla pubblica fruizione e subito ebbe una significativa quantità di presenze; però, dopo quasi sei anni fu chiuso con la motivazione che non c’erano più finanziamenti né per pagare i custodi, né per il video controllo remoto. Da 2000 in poi, gradatamente l’edificio è stato vandalizzato ferocemente, in particolare con l’asportazione di suppellettili dagli uffici e recentemente di un cancello in ferro massiccio di accesso ad una delle due torri. Inoltre, tale vandalismo ha riguardato anche lo scardinamento dell’impianto di illuminazione con relativa sottrazione dei fili di rame e lo sfondamento delle vetrate al piano superiore della struttura.
Pertanto, prima che comincino anche a sottrarre parti della struttura in ferro all’interno del “Castelluccio”, sarebbe auspicabile un Suo interessamento risolutore alla tutela, al recupero e alla fruizione di questo bene medievale di Gela.

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