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Greco al manager dell’Asp: “difendo il nostro ospedale”

Gela – Nonostante il periodo difficile, monta la polemica fra il sindaco Greco e il Direttore generale dell’Asp, Caltagirone. Tutto nasce da una visita di ieri in ospedale e dalla constatazione che i lavori del reparto di malattie infettive avevano subito una battuta d’arresto, come rilevato da cittadini che hanno segnalato l ‘inghippo. Sono segiluite dichiarazioni, del manager che ha fatto riferimento ad una possibile campagna elettorale del sindaco. “Le dichiarazioni rilasciate dal direttore generale dell’asp Caltagirone, in seguito alla mia visita all’ospedale di Gela – dice Greco – sono inaccettabili e offendono la sensibilità e la dignità di una intera comunità. Le criticità del nostro sistema sanitario locale e le nostre fondate e legittime preoccupazioni non possono essere liquidate con supponenza e con battute da “bar dello sport”. Il direttore dell’asp ha il dovere di prendere atto che l’epidemia del corona virus ha messo a nudo tutte le carenze e le criticità del nostro ospedale, assolutamente non attrezzato ed impreparato, oggi, ad affrontare una eventuale diffusione del contagio. C’è a Gela una emergenza sanitaria che, se non affrontata tempestivamente e con decisione, può produrre effetti disastrosi. Ci sarà tempo per occuparci dopo “delle campagne elettorali” o delle ingerenze della politica nelle nomine dei vertici amministrativi e sanitari. Non è questo il momento, comunque, consiglio al direttore, di usare toni sprezzanti e derisori. È il momento invece di intervenire immediatamente per migliorare le condizioni del nostro ospedale anche perché stiamo vivendo momenti in cui bisogna “fare tutto ciò che è possibile”. Ricordo, infine, al responsabile dell’asp Caltagirone che il sindaco, per il suo radicamento nel territorio e per il mandato ricevuto, ha l’obbligo di interpretare le preoccupazioni dei suoi concittadini, per tanto tempo mortificati nei loro bisogni essenziali.

Conosco bene i miei compiti: non voglio assolutamente invadere il campo di altri, ma non consentirò a nessuno di invadere il mio. Nessuno, a qualsiasi livello, può impedirmi di occuparmi prioritariamente delle questioni della salute e della protezione sociale dei miei concittadini”.

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Un commento

  1. Mentre esprimo totale condivisione delle parole del Sindaco Greco, dico che le parole non bastano più per risolvere i problemi di un ospedale trascurato in tutti i reparti: personalmente, ho trascorso una giornata allucinante al Pronto Soccorso, in un caos totale, in una promiscuità vergognosa, a digiuno per tutto il giorno, con esami del sangue ripetuti perché qualcuna aveva cancellato i risultati degli esami. Le parole non bastano, bisogna drizzare le gambe ad un sistema marcio.

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