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Giudice (Cgil): più sanzioni e multe più salate per chi aumenta il rischio del contagio

Caltanissetta – Il segretario della Cgil Ignazio Giudice ha presentato una richiesta di intervento sulla situazione degli assembramenti di Gela, al Prefetto ed al sindaco di Gela.

“Scrivo questa breve nota dopo aver riflettuto sull’immagine del del lungomare Federico di Svevia, uno dei più bei percorsi che un uomo possa incrociare ancor di più al tramonto, attrazione saturate da sempre.

Ciò detto, provo stupore e incredulità nel vedere centinaia di persone normalmente a passeggio ,  assembrate e con centinaia di  autovetture incolonnate come  se nulla fosse successo al mondo, come se Gela fosse esonerata dall’emergenza sanitaria, dal rischio di contagio, dalla preoccupazione legittima che la sanità è a forte rischio e malgrado ciò sono in corso da parte dell’ASP sforzi enormi ed io li ho visti con i miei occhi e non sono disposto a pensare che Gela sia patria di novelli negazionisti.

Mi riferisco alle energie messe in campo da medici, infermieri, ausiliari, e tanti tanti volontari, che fortunatamente esistono, assistono, curano,  distribuiscono sorrisi e senso vero dell’accoglienza.

Non ho dubbi nel pensare la medesima cosa in merito al coordinamento delle forze dell’ordine in giro per le strade dei comuni, spero propria che il non avere dubbi venga sostenuto da sanziono elevate, assembramenti sciolti, ispezioni nei locali, lo rivendicano i cittadini, i lavoratori di tante categorie merceologiche ad iniziare dall’industria della  ristorazione, della sport e della cultura.

In questi giorni ho letto di tutto, come tanti, mi sono posto alcune domande che finalmente ieri, guardando la foto, hanno trovato risposta: i furbi esistono in tutte le categorie, vale per i cittadini ma anche per tutte le categorie professionali sia dei lavoratori dipendenti che autonomi, per questo non mi sembra giusto mistificare la realtà, sarebbe un danno agli operatori economici onesti oltre che ai loro dipendenti, tanto che a Marzo (lockdown) hanno  investito it fora denaro per rispettare le norme sul distanziamento contingentare l’ingresso nei locali , sono soldi che non sono tornati indietro ed ora si vedono i locali chiusi con ma limitazione di orari mentre altri restano aperti fregandosene delle remote che invece vanno rispettate.

Il Comune di Gela ha poche unità in organico destinate al corpo di polizia municipale, insieme al resto delle forze di polizia  dovrebbero assicurare il massimo rispetto del CPCM senza lesinare sanzioni pecuniarie, denunce alle autorità e tutto ciò  che prevede la norma. Sono convinto, insieme al resto della segreteria confederale Cgil provinciale, che si è fatto tanto ma che si può e si deve fare di più e per tale ragione  chiedo un ulteriore rafforzamento dei controlli anche sui singoli cittadini che si comportano alla stregua dei negazionisti e ciè che indossano la mascherina in parti del corpo nel quale non esiste il rischio contagio: mento e gomito. Sono sicuro del vostro autorevole intervento per lenire questa plateale violazione della norma.

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