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Gela. Via Risorgimento. Caltaqua prende in giro tutti.

È passato pochissimo dalla denuncia del signor Ventura, resa pubblica alla cittadinanza solo stamane, e già Caltaqua ne ha combinata una delle sue. Vorrà forse coprire la denuncia con il solito velo di indifferenza?

Ventura è residente in via Risorgimento, e come ha mostrato oggi davanti alle telecamere, la sua via è a dir poco a rischio non solo per incidenti ai danni dei cittadini e delle auto, ma anche delle stesse abitazioni che sorgono lungo tutta la via e che potrebbero da un momento all’altro riscontrare qualche serio problema proprio al di sotto di esse, nelle fondamenta.

La via Risorgimento, insieme a tutte le altre vie del quartiere, è infatti coinvolta in uno stato di cattiva funzione delle tubature non del tutto efficienti e manutenzionate.

Inoltre, le strade sono quasi tutte asfaltate a casaccio e con fosse praticamente ovunque.

Che a Gela ci sia qualche buco di troppo non è certo una novità, il problema sorge però quando questo viene coperto per nascondere i problemi al suo interno, e soprattutto per tappare le denunce.

Ciò che il signor Ventura ha segnalato è incredibilmente discriminatorio nei confronti di tutti gli abitanti della zona che, pur risiedendo in centro, si ritrovano a dover convivere con il rischio di perdite di gas (mai verificato da chi di competenza) e di acqua sotto terra, sotto le loro stesse case, e con addirittura una colonia di ratti che passeggiano in continuazione in tutta la zona ad ogni ora del giorno.

Di topi sono stati avvistati tantissimi, in via Francesco Crispi, in via Amendola e in via Risorgimento, e ancora proprio in corrispondenza delle scuole in via Matteotti, dove ogni giorno centinaia di bambini passano con le loro madri per svolgere l’azione quotidiana di andare a scuola!

Caltaqua cosa ha fatto per tutto questo tempo?

La risposta è semplice: niente.

Anzi, mi correggo: qualcosa questo pomeriggio l’ha fatta. Ha coperto la buca con un po’ di bitume, senza apportare alcuna verifica a riguardo di possibili danni alle tubazioni, e poi è andata via affermando che il lavoro era finalmente completato. Si e no, è durato qualche minuto.

Adesso mi chiedo, è mai possibile che i cittadini possano accettare tutto ciò? I gelesi capiscono bene, in quanto da anni convivono tutti con la stessa identica situazione e l’amministrazione a sua volta non è ai massimi livelli in quanto anziché supervisionare i lavori, si preoccupa di altro. Forse non è stata nemmeno “avvisata”, ma questo non dovrebbe sottrarla dalla responsabilità di ripulire la zona con le giuste disinfestazioni, soprattutto in seguito segnalazioni del genere.

Ricevere un operatore di Caltaqua sul posto è quasi impossibile, ricevere informazioni telefonicamente è un giro assurdo di parole senza senso. Ma un problema del genere, che sarà mai?

Già, questo se lo chiedono ancora anche i residenti del Condominio Giardinelli, che dopo le loro pubbliche denunce e l’attesa di un delegato continuano ancora a comprare acqua dai privati senza mai vedere presenza viva di Caltaqua.

Lo stesso vale per la via Amendola a pochi metri dalla via Risorgimento, ancora danneggiata da una fossa creatasi in corrispondenza di una rete fognaria, proprio di fronte il portone di un’abitazione.

Potremmo citare tantissimi altri quartieri, e la lista sarebbe ancora lunghissima. Eppure dalla situazione che emerge bisogna proprio dirlo, qualcosa qui dovrebbe cambiare e di sicuro questo qualcosa non è l’aumento dei numeri nelle tasse a discapito dei cittadini, ma ben altro!

 

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