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Gela nel primo semestre 2019 la differenziata non supera il 45.2%

Ecco gli ultimi dati che sono stati diffusi dal dipartimento regionale ai rifiuti.

La raccolta differenziata a GELA nei primi sette mesi del 2019 non supera la media del  45.2%

GENNAIO  2.827.870  – 50,6%

FEBBRAIO 2.175.170 –  42,3%

MARZO 2.245.140  – 47,2%

APRILE 2.397.080  – 45,4%

MAGGIO 2.418.100  – 51,9%

GIUGNO 2.220.120  – 43,6%

LUGLIO 2.547.740  – 35,4%

Sfiora il 40% (al 39,34%) alla fine di luglio la percentuale di raccolta differenziata nei comuni della Sicilia, dicono i dati. Gli uffici della regione confidano che il 2019 potrà chiudersi con una percentuale del 40%. «Un ottimo risultato», fanno notare, «rispetto ai primi mesi del 2018, ovvero quando questo governo si è insediato quando la raccolta differenziata era ferma al 21%». Frutto di programmazione e di una buona interlocuzione con i sindaci ma anche di politiche chiare che puntano ai centri di raccolta pubblici, dicono ancora dagli uffici e che fanno ben sperare per il raggiungimento della soglia del 65% imposto dalle normative europee.

Ma il dato è molto variegato. E se nell’Isola su 390 comuni ci sono 132 amministrazioni che superano la soglia del 65% di raccolta differenziata in coda alla classifica ci sono ancora 38 comuni con una percentuale inferiore al 30%. E in questo gruppo figurano anche le tre città di Palermo, Messina e Catania il cui andamento influisce negativamente sull’intera media regionale.

I Comuni più virtuosi

Tra i primi cinque comuni nella classifica figurano anche due centri del Palermitano. In testa c’è Contessa Entellina, che arriva al 91,7%. Il secondo posto è occupato da Longi, comune dei Nebrodi della provincia di Messina che arriva al 90,4%. Quindi un comune dell’Agrigentino, Calamonaci, che arriva all’87,8%. Seguono Rometta (Messina) con l’87,4% e San Cipirello ancora nel Palermitano con 87,2%. E nella top ten figurano anche altri due comuni della provincia di Palermo: Giardinello 84% all’ottavo posto e Prizzi al nono con l’83,7 %.

La coda della classifica

Le note dolenti arrivano dalla parte bassa della classifica. Il capoluogo siciliano si piazza al 378esimo posto (su 390) con una quota media sui sette mesi gennaio-luglio che è del 18,7% e con risultati che oscillano dal 19,6% di gennaio al 17,4 di luglio. Riesce a fare meglio Messina che occupa la 373 esima posizione con una media del 22,3% di raccolta differenziata. Indietro Catania al 384 esimo posto con solo l’11.2% del totale dei rifiuti che non finisce in discarica. Chiudono la classifica Pagliara (provincia di Messina con il 6%), Palma di Montechiaro (Agrigento con il 5,4%) e Bolognetta fanalino di coda dei 390 comuni dell’Isola con appena il 2,6% di raccolta differenziata.

 

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