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Il 55% dei panificatori di Gela opera abusivamente

Gela – I panificatori hanno presentato nel 2020 un censimento di tutti i panifici operativi nella città di Gela, per dimostrare con dati, all’amministrazione ed autorità competenti, la gravità cui versa la parte di categoria che opera regolarmente . Dal censimento è emerso che l’epicentro dell’abusivismo e rappresentato dal servizio a domicilio in cui il 55% opera abusivamente cui 1/3 vengono forniti da alcuni panifici regolari mentre il restante 2/3 si forniscono da laboratori anch’essi abusivi.

La crescita così esponenziale del fenomeno secondo molti operatori del settore è sicuramente da attribuire ai mancati controlli, di fatti non sono mai stati effettuati controlli riguardante il servizio a domicilio, almeno da quando ricordano i panificatori di Gela. Per scrupolo abbiamo anche fatto una nostra ricerca che confermerebbe il dato, mai controlli effettuati per il servizio a domicilio, nonostante il dato è stato segnalato da tempo da molti e non solo dai panificatori.

Come si nota sono stati frazionati i dati in PANIFICI che includono rivendite e laboratori, mentre il DOMICILIO racchiude il servizio a domicilio per le vie cittadine.

PANIFICI: sono 8 abusivi su un totale di 55 panifici operativi, tra laboratori e rivendite, con circa 38 intestatari di licenza, dunque il 17% dei laboratori risulterebbero abusivi.

DOMICILIO si contano 22 vetture abusive su un totale di 42 che espletano il servizio, che in percentuale sono il 55% operanti abusivamente, da considerare che nella somma vi sono le 14 vetture degli 8 panifici abusivi e altre 8 vetture abusive vengono fornite invece da panifici con regolare licenza.

Poi nel censimento viene fatto un calcolo per quantificare le perdite in Kg di pane, che secondo il calcolo a Gela i panificatori regolari perdono il 35% del mercato, che si trasformano in 4.151 Kg di pane al giorno, mancata vendita persa dai panificatori regolari e svenduto a prezzo più basso dagli abusivi per le strade di Gela, che ricordiamo nessuno usa le norme igienico-sanitarie per la consegna, ma questa è un’altra storia.

Non poteva mancare la quantificazione delle perdite in denaro, parliamo di euro. Contando solo i regolari che tra panifici e rivendite sono in totale 47, cui vanno divisi le perdite di Kg 4.151 che fanno per ogni panificio o rivendita 88 Kg, per il prezzo regolare di € 2,50 al Kg, ogni panificio o rivendita perde giornalmente circa 220,00 € di potenziale incasso.

Il censimento si conclude con una sintesi finale, che racchiude alcune riflessioni, che a nostro avviso poco vi era da riflettere e molto da fare, ma nulla ad oggi è stato fatto come denunciano i panificatori di Gela sia dall’amministrazione e sia dagli organi competenti, nonostante gli stessi panificatori si siano impegnati alla stesura del censimento e alla collaborazione con l’amministrazione credendo di trovare appoggio dalla stessa.

A nostro avviso il dato più rilevante ed oseremo dire più allarmante invece è il 35% di perdita di mercato da parte degli operatori regolari, dato che negli anni è cresciuto e continua a crescere se non verrà arginato il problema. Di fatti tra qualche anno la città di Gela si ritroverebbe tutta ad acquistare il pane solo da operatori abusivi, i quali non rispettano nessuna delle norme soprattutto igienico sanitarie. Verrà costretta la cittadinanza ad acquistare dalle grosse distribuzioni dove si perderebbero posti di lavoro ancora una volta dalla piccola impresa artigiana, una delle poche fonti attive di sostentamento per il nostro territorio.

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