Politica

M5S, firme false amministrative 2012: illegittime le sospensioni

L'illegittimità delle sospensioni arriva a seguito di una sentenza del Tribunale di Palermo

SICILIA – Riflettori puntati sul M5S, a seguito di una sentenza del Tribunale di Palermo che ha dichiarato illegittima la sospensione, nel 2017, dell’ex deputato Riccardo Nuti. Quest’ultimo era rimasto coinvolto nell’inchiesta che aveva fatto luce su un giro di firme false del già citato gruppo politico in merito alle elezioni amministrative del 2012. Dunque, tutte le espulsioni avvenute tra il 2014 e il 2017, sono illegittime. A riportare la notizia sono i colleghi di La Repubblica.

Secondo la sentenza dei giorni scorsi – ricordiamo che insieme a Nuti il Collegio aveva sospeso anche Claudia Mannino, Giulia Di Vita e Samantha Busalacchi – le sospensioni avvenute in quegli anni, sono illegittime, in quanto il regolamento del 2014 non era stato approvato dagli associati del Movimento e per le modifiche del 2016 era mancato il quorum.

L’illegittimità del regolamento e delle modifiche statutarie del M5S del 2014 e del 2017 rende illegittime tutte le espulsioni irrogate dallo staff di Beppe Grillo prima, e dal collegio dei probiviri e dal comitato d’appello poi, nel periodo dicembre 2014-dicembre 2017 – ha dichiarato l’avvocato Lorenzo Borre ai colleghi di La Repubblica -. Adesso si spalancano praterie per il risarcimento danni”.

I tre esponenti coinvolti erano stati condannati a un anno e dieci mesi in primo grado. Il Tribunale di Palermo, per la sospensione dell’ex deputato Nuti, aveva anche condannato il M5S a pagare le spese legali per 8mila euro.

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