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Estumulazioni: la parola allo studioso. “Le concessioni antiche sono perpetue”

Gela – Ospitiamo con grande interesse la riflessione del dott. Giorgio Palmeri che, dopo il nostro grido di allarme, ha partecipato al dibattito pubblico sul tema delle estumulazioni ed ha fornito uno studio particolareggiato sul tema, arricchito di testimonianze storiche della sua famiglia dalle antiche vestigia.

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“La scelta dell’amministrazione comunale di procedere all’estumulazione dei defunti sepolti da 30 anni appare incomprensibile per varie ragioni, giuridiche e sociali.

In primis si dovrebbe rammentare a chi amministra, sia ai politici che ai burocrati responsabili degli uffici, come per il principio di irretroattività della norma giuridica (art. 11 delle cosiddette “Preleggi” al Cod. Civile – R.D. n. 262/1942), una concessione perpetua non può d’imperio essere modificata dal Comune senza il consenso degli aventi diritto. Tutte le concessioni sono perpetue  se antecedenti al D.P.R. 21 ottobre 1975 n. 803, entrato in vigore il 10.02.1976, quindi a rigore tutti i defunti di data antecedente non si possono per legge rimuovere. In precedenti pronunce giuridiche, fa addirittura fede la data di acquisto del loculo e non di sepoltura, quindi un acquisto originario avvenuto prima del 10.02.1976 e una sepoltura successiva a tale data fanno prevalere la pregressa data di acquisto del posto e/o tomba  a favore dell’avente diritto.

Non può dunque una delibera di Giunta o un regolamento del Consiglio Comunale né benché meno una determina dirigenziale modificare ciò, ne verrebbe un conflitto gerarchico tra le fonti, con netta prevalenza della norma di rango nazionale che disciplina in maniera organica ed entro certi limiti “invalicabili” la materia.

Al di là dell’aspetto giuridico in senso stretto che tuttavia consente di impugnare qualsiasi provvedimento comunale, vi sono poi motivi storico – artistici, giacché non si può cancellare la storia di un popolo, vi sono tombe antiche di pregio stilistico ed architettonico, incisioni, epitaffi, elogi, ma anche semplici celle che sono lo specchio della Gela che fu, che riportano fotografie e testimonianze, se si procedesse all’estumulazione ci si prenderebbe beffa anche dei defunti, oltre che degli eredi, giacché quando costoro erano in vita avevano pagato un posto sine die, sapendo che fosse per sempre. E’ come dire , per fare un parallelismo con il diritto di proprietà, che oggi uno compra una casa o un’autovettura e dopo alcuni anni riceve una compressione del diritto suddetto, ad esempio da proprietà a concessione rinnovabile.

Inoltre, anche le pubblicazioni delle potenziali estumulazioni all’interno di una sezione dell’Albo Pretorio Comunale non possono soddisfare il requisito essenziale di forma della notificazione a tutti gli eredi.

Inoltre ancora, dando una veloce spulciata  alla lista delle sezioni interessate alle estumulazioni, vi sono anche  Combattenti, Decorati, Servitori dello Stato, gente che ha dato sangue per la causa nazionale. Il Comune vorrà almeno essere rispettoso del loro sacrificio?

Tra i miei parenti che sarebbero interessati anche due Eroi di Guerra, 1) il Cavaliere di Vittorio Veneto BONINI Gaetano, mio bisnonno per parte di nonna materna, nato il 03.12.1883 e deceduto a 102 anni il 26.12.1985, Decorato di Medaglia Commemorativa della Guerra 1915 – 18, Medaglia Interalleata della Vittoria, Ferito in Guerra,

Congelato ai piedi sul Carso, Combattente tutta la Prima Guerra Mondiale e per tale motivo nominato Cavaliere dell’Ordine di Vittorio Veneto con Decreto del Presidente della Repubblica nel 1978, celebrato dal Comune al compimento dei 100 anni e sino al 102° compleanno,

Cittadino Onorario del Comune di Vittorio Veneto. Cosa ne sarebbe della sua storia. La sua lapide dovrebbe invece essere commemorata ad ogni occasione utile e non rimossa. Ovviamente il Cavaliere non ha più figli viventi, chi dovrebbe pagare? I pronipoti o i nipoti settantenni?

Tutti i figli del Cav. Gaetano Bonini sono stati Combattenti nella 2^ Guerra Mondiale e tra questi sarebbe potenzialmente interessato all’estumulazione il figlio BONINI Agostino Angelo,

Combattente per tutta la Campagna di Guerra 1940-45 e deceduto per causa di servizio militare nel 1948, la sua lapide reca persino foto in divisa; tale Militare, mio prozio, non aveva figli e quindi solo per questo motivo, pur essendo stato un Eroe, deve cadere nell’oblio?

Tra i cittadini degni di nota, leggo ancora di un mio lontano prozio, sarebbe in realtà prozio di mia nonna per parte paterna, si tratta del Monsignore e Parroco della Chiesa Madre MAURO Niccolò nato il 16.12.1857 e deceduto il 03.03.1925. Anche Lui nel dimenticatoio? Ovviamente non può avere eredi diretti ma solo collaterali.

E poi tanti cittadini comuni ma importanti per la Nostra Comunità, se il Cimitero Monumentale si chiama così non si deve “toccare”, è uno dei Monumenti della Nostra terra.

Che poi, ci sarebbero sicuramente pure ravvisati e/o ravvisabili motivi di igiene pubblica a portare a seppellire sovente nuovi morti in centro città, qualche tumulazione va bene (se sporadica) ma che si costruisca a Farello e non si “ricicli” spazio al Cimitero Monumentale che non è fuori città ma nel core della Gela commerciale, tutto questo via vai tra buttare vecchi morti nelle fosse comuni e “ricoverarne altri” in città (perché il Monumentale, scusate se insisto, si trova in città) appare persino di poco gusto.

E ancora: dove finiranno i resti mortali dei nostri avi visto che nel cimitero monumentale non ci sono ossari? E nel caso in cui i cadaveri risultano integri, come ci si regolerà?

L’amministrazione ha liquidato con un ‘non identificato’ i loculi non leggibili, quando invece dai registri comunali si potrebbe andare a risalire all’estinto che vi riposa con uno studio ad hoc..

Se questa amministrazione non ci ripensa, bisogna collettivamente adire alle vie legali.

 

Dott. Giorgio Palmeri, un cittadino libero – Studioso per passione di Patrie Memorie

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