Gela – Le due gare sula gestione dei rifiuti andate deserte hanno indotto la Prefettura di Caltanissetta a proporre al Comune di Gela di trovare un sistema ad utilizzare la società “partecipata” del comune di Gela, la “Ghelas multiservizi” e l’Eni che potrebbero far creare un’azienda mista con il 51% di azioni dell’Ente pubblico e 49% di privati per gestire in proprio il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Il sindaco, Lucio Greco, lo ha annunciato durante la seduta del consiglio comunale, sottolineando che la multinazionale statale avrebbe dato la sua disponibilità. Comune ed Eni, verificheranno se sul piano giuridico, e’ possibile realizzare la “gestione in house” della differenziata usando la società partecipata ed evitando altre gare d’appalto. Il sindaco chiederebbe all’Eni di mettere in campo “le conoscenze e l’organizzazione del settore, usando l’esperienza messa i campo nel quartiere Macchitella dove un tempo gestiva la raccolta dei rifiuti, senza ricorrere ad aziende terze. Gela, capofila dell’Ato Cl2 in liquidazione e maggiore azionista della Srr, potrebbe coinvolgere nell’ azienda mista i comuni della provincia di Caltanissetta che vorranno aderire al nuovo sistema. L’ENi del resto ha già inaugurato l’impianto bio-diesel che vanta un brevetto della Syndial attivato in forma sperimentale nell’impianto pilota di Gela denominato “waste to fuel”. Il rifiuto urbano umido, trattato opportunamente, diventa gasolio biologico (14%) e acqua (74%) che potra’ essere destinata all’irrigazione agricola. Il primo impianto entrera’ in produzione a Mantova nel 2022 ma altri ne sono previsti altri in varie nazioni d’Europa e nel mondo.
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