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Disabili: servizi in alto mare

La Presidenza della Regione Siciliana nonostante l’emergenza COVID-19 ha inviato, nei giorni scorsi, due note  agli Assessorati Regionali alla Salute, alla Famiglia ed agli Enti Locali e per conoscenza alla  Consulta e all’ Ass.H, chiedendo di attenzionare le istanze prodotte con particolare riferimento anche alla recente sentenza del Consiglio di Stato la n.01/2020, che ha chiarito l’esclusione dei servizi inerenti la disabilità e la salute dai vincoli di bilancio nonché un puntuale riscontro in ordine a tutti i temi sollevati e mai concretamente attuati. 

Le note giungono in un periodo di grande difficoltà per il paese piegato dall’emergenza sanitaria e socio-assistenziale in atto. In particolare ciò che emerge oggi con particolare evidenza è la mancata programmazione di interventi, soprattutto nel campo sanitario da parte degli uffici ASP di Caltanissetta. Ci si associa alla denuncia del Sindaco Greco che nei giorni scorsi, in seguito ad un sopralluogo presso l’Ospedale di Gela ha constatato l’inattività del reparto di malattie infettive nonostante gli impegni assunti dal management Asp. Ciò che fa seriamente riflettere è, infatti, la situazione sanitaria locale che oggi rivela ancora una volta le gravi carenze anche di organico che già nei mesi scorsi sono stati denunciati dalla Consulta. Oggi come ieri l’Asp di Caltanissetta assume impegni che non riesce a garantire nei tempi e nei modi tanto declamati. Abbiamo assistito, infatti, nel tempo alla promesse di un potenziamento del Centro di Salute Mentale mai attuato, ad un avvio del centro diurno per l’autismo presso via Madonna del Rosario a partire dal mese di settembre 2019 e presso via Ascoli nei mesi successivi, tutto ancora fermo ai pit-stop, di un potenziamento dell’Ospedale di Gela, ed infine di un’attivazione del reparto di malattie infettive  anche presso il nosocomio gelese entro 10 giorni, anche questo impegno ad oggi inattuato, così come emerge dalle parole del primo cittadino.

Anche sotto il profilo dell’assistenza socio-assistenziale l’emergenza COVID-19 sta mostrando le gravi inadempienze nella programmazione comunale. Nonostante i proclami del Sindaco e dell’assessore al ramo a Gela ad oggi le famiglie che vivono quotidianamente la disabilità sono state abbandonate al loro destino. Mentre, infatti, in molti comuni le istituzioni locali si sono attivate per garantire a domicilio e/o tramite piattaforme digitali servizi di supporto come ad esempio l’Asacom a Gela, la mancata programmazione oggi costringe molte famiglie a dover far fronte con le sole ed esclusive proprie risorse e forze all’assistenza alle persone con disabilità. Ciò che fa riflette, inoltre, è il fatto che oggi per la prima volta tutti i cittadini stanno sperimentando sulla propria pelle le pesanti limitazioni connesse alla permanenza domiciliare, permanenza che tutti noi auspichiamo possa terminare entro un ragionevole periodo. Tuttavia tale aspettativa, per centinaia di cittadini con disabilità non sussiste perché ad oggi con la mancanza di servizi di trasporto pubblico accessibili e di tutti gli altri servizi inesistenti, tale “clausura” continuerà senza alcuna limitazione temporale. Ci auspichiamo, anche e sopratutto in virtù delle diffide Regionali, che la forzata permanenza domiciliare stimoli una maggiore sensibilità nei nostri amministratori affinché predispongano   a partire da subito tutti gli atti deliberativi DOVUTI in modo tale che a conclusione della quarantena  tutti i cittadini, compresi quelli con disabilità , godano del sacrosanto diritto la di  fruire della libertà di movimento e di circolazione su tutto il territorio comunale.

 

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