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“Dammi carta e pensa”: il libro di Emanuele Fiore verrà presentato venerdì

Gela – Verrà presentato venerdì 6 marzo alle ore 18 presso la Libreria Orlando di Corso Vittorio Emanuele, 373 il libro del giovane buterese Emanuele Savio Fiore “Dammi carta e pensa”. Saranno presenti il noto giornalista-scrittore Mario Grasso, la professoressa Lina Orlando e il dott. Andrea Cassisi, presidente del Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo”.

L’opera poetica pubblicata dall’editrice Prova d’Autore ha la prefazione di Mario Grasso. Una poesia disarmante ricca di controsensi che lasciano riflettere il lettore a partire dal titolo dell’opera: Dammi carta e pensa, e poi Ci eravamo tanto armati, Diamoci del tutto, Falso d’aurore, Incontriamoci per sempre, La mia chiusa ispiratrice, Rimani un altro poi, Tra l’incudine e il mantello, Minuto in un secondo.  “E questo – scrive nella prefazione Mario Grasso  – come regola quasi costante coi titoli, quasi altrettanti aperitivi per le sontuose portate di innovazioni condotte con magistrale abilità e padronanza di significati e significanti. E fosse solo divertimento!Le sorprese infatti sono nascoste tra un cortocircuito e l’altro del gioco fono-semantico che qui Emanuele Fiore brevetta, con grazia espressiva e densità di rinvii ulteriori. Poesia quasi scheda d’identità dei nostri giorni di astanti-assenti, e ipocrisie. Fulminanti metafore che la grazia della poesia colora di affabilità e delicatezza letteraria”.

Proprio così. Il giovane poeta è nato a Butera nel 1985. Dopo le scuole elementari  come lui stesso scrive, si iscrive ad un istituto professionale, più per comodità (tanto lì non si fa niente) che per ambizione. Nel 2004 ottenuto il diploma di Tecnico dei sistemi energetici (e ancora non ho capito cosa vuol dire), per rimanere coerente alle mie scelte (rido) mi iscrivo alla facoltà di Scienze della Comunicazione. C’erano materie di cui non avevo mai sentito parlare: Filosofia, Glottologia, Storia del Cinema … mi ritiro e capisco che è meglio andare a lavorare. Il mio primo giorno di lavoro (che ci crediate o no) è datato 2 Aprile 2005, il giorno in cui muore Giovanni Paolo II, automaticamente capii che avrei lavorato ad ogni morte di Papa …..

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