CronacaRegione

Sicilia chiusa per l’emergenza coronavirus: 53 contagiati, nessuno in terapia intensiva. Ospedali in crisi

A luci spente teatri, musei, cinema, palestre, piscine, centri benessere, pub e discoteche. Il presidente della Regione ha imposto la quarantena per chi viene dalle zone rosse del Nord e ha annunciato il pugno duro contro i “trasgressori”, con multe e l'arresto fino a tre mesi.

Nella Sicilia che chiude per virus, dove da ieri sono a luci spente teatri, musei, cinema, palestre, piscine, centri benessere, pub e discoteche, il bollettino medico restituisce numeri in aumento: sono almeno 53 contagiati e altri 9 i casi sospetti di Covid-19. Ma già ieri pomeriggio, da Messina a Palermo, altri pazienti sono stati ricoverati in attesa dell’esito del tampone. Un’emergenza che ha messo in crisi il sistema ospedaliero a Palermo, a corto di posti letto di isolamento, costringendo la Regione a trasferire pazienti e stoppare interventi chirurgici non urgenti per far posto ai contagiati rimasti fuori dai reparti. Il presidente della Regione ha imposto la quarantena per chi viene dalle zone rosse del Nord e ha annunciato il pugno duro contro i “trasgressori”, con multe e l’arresto fino a tre mesi.  A Palermo sono state sospese pure le celebrazioni di matrimoni e funerali. Misure che recepiscono i dettami del decreto Conte e che in qualche caso stanno causando alta tensione: ieri sera al carcere Pagliarelli è scoppiata la protesta contro il divieto di visita dei parenti.

La mappa dei contagi
Secondo il report quotidiano della Regione, aggiornato alle 12 di ieri, sono 53 i casi di coronavirus in Sicilia, 18 in più in 24 ore. I laboratori di riferimento dei Policlinici di Palermo e Catania hanno effettuato 791 tamponi, di cui 729 negativi e 9 in attesa dei risultati. Risultano ricoverati 18 pazienti (sei a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui nessuno in regime di terapia intensiva, mentre 35 sono in isolamento domiciliare. Già ieri sera però a Palermo sono state ricoverate altre due persone con Covid-19, un’altra anche a Messina. Dieci le persone contagiate a Sciacca dove un medico dell’ospedale San Giovanni di Dio è risultato positivo.

Tutti i divieti della Regione
Intanto in  Sicilia chiude tutto per ordine del presidente della Regione Nello Musumeci (anche lui in quarantena volontaria dopo l’incontro con il governatore del Lazio Nicola Zingaretti risultato positivo). Il primo segnale era arrivato dall’assessorato ai Beni culturali per recepire le direttive Conte: scatta così la sospensione “dell’apertura di musei, gallerie, parchi archeologici e luoghi della cultura regionali”. Musumeci rilancia con una nuova ordinanza firmata alle 13 di ieri, che impone la chiusura di palestre, piscine e centri benessere in tutta la regione. Arriva la stretta su chi proviene dalle zone rosse: scatta l’obbligo di quarantena e si ordina a ferrovie e compagnie aeree e di navigazione di fornire l’elenco dei passeggeri arrivati dalla Lombardia e dalle altre 14 province interdette. L’ordinanza impone a “chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, di informare il medico di base e porsi in autoisolamento”. Il governatore richiama il decreto del presidente del consiglio dei ministri e va oltre: e per l’intero pacchetto di disposizioni, dunque pure per quelle valide solo in Sicilia, prevede la sanzione contenuta nell’articolo 650 del codice penale: ovvero arresto fino a tre mesi e ammenda da 200 euro. Fino al 3 aprile scatta inoltre la sospensione – questa volta per applicazione diretta del decreto del governo Conte – di tutti gli spettacoli cinematografici e teatrali. Per bar e ristoranti scatta invece anche in Sicilia l’obbligo di garantire la distanza di un metro fra gli avventori: la sanzione in caso di mancato rispetto della prescrizione può arrivare fino alla sospensione dell’attività.

Le chiusure a Palermo
A ruota vengono chiusi anche tutti i musei, le biblioteche e le gallerie del Comune di Palermo (la Gam, i Cantieri culturali, Palazzo Ziino, Casa professa, l’Archivio storico, la biblioteca centrale e quelle decentrate, lo Spasimo, l’Ecomuseo del mare, la Fonderia e San Mattia dei Crociferi), la piscina comunale, lo stadio delle Palme, il PalaOreto e il PalaMangano. Si adeguano anche i privati: chiude anche il Museo delle marinette, mentre il Teatro Massimo, già chiuso da giovedì scorso, ora sospende anche le visite guidate, alla stregua dei musei. Con una ordinanza del sindaco Leoluca Orlando,sono sospese con effetto immediato le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati. La violazione del divieto comporta la sospensione dell’attività. Fino al 3 aprile o fino a nuova disposizione a Palermo sono sospese le cerimonie legate alle celebrazioni di matrimoni e i funerali. I matrimoni già fissati presso locali comunali si svolgeranno quindi unicamente in presenza degli sposi, dei testimoni e del personale comunale. Le tumulazioni si svolgeranno in forma strettamente privata.

La Chiesa si ferma
Si ferma anche la Chiesa. Le ultime disposizioni di Palazzo Chigi contro il Coronavirus parlano di stop alle “cerimonie religiose e civili”. La Curia di Palermo ieri pomeriggio ha fatto sapere che secondo l’interpretazione del governo la sospensione riguarda le Sante Messe e le esequie tra le cerimonie religiose. Un passaggio che sta causando disagio fra i preti. L’arcivescovo Corrado Lorefice, in attesa della decisione della conferenza episcopale italiana, ha dato ai parroci “la facoltà di celebrare i funerali di domani in forma strettamente privata, ossia con la partecipazione dei soli parenti stretti e sempre osservando le norme di prevenzione”. Adesso si attendono misure più stringenti. Intanto, nella chiesa di Santa Maria della Catena di Palermo ieri non si è celebrata la messa.

Emergenza posti letto
In provincia di Palermo è emergenza posti letto di Malattie infettive a pressione negativa. Ieri i sette posti disponibili fra ospedale Cervello e Policlinico di Palermo erano tutti occupati. Il carabiniere ricoverato due giorni fa al Civico è rimasto in Rianimazione, pur non avendo necessità di essere intubato, per assenza di altri posti letto. Un imprenditore di 55 anni di Terrasini giunto nottetempo alla tenda triage del Cervello è rimasto bloccato lì 24 ore in attesa di ricovero. Solo in serata si è liberato un posto. In Sicilia in tutto sono 58 i posti letto a pressione negativa, oltre 40 si trovano nel Catanese.

Il summit al Civico
Dopo il summit convocato d’urgenza al Civico fra il direttore generale dell’assessorato alla Salute e i manager di Palermo, si è deciso di fare una task-force fra ospedali. Le malattie infettive dell’ospedale Cervello che hanno 5 posti letto a pressione negativa, sono state interamente dedicate al coronavirus. Tutti gli altri pazienti saranno trasferiti altrove. La Pneumologia seconda del presidio sarà trasformata in Terapia intensiva respiratoria, mentre le Chirurgie generale e toracica saranno trasformate i reparti di degenza per i pazienti con Covid e la Rianimazione sgomberata per far posto a chi necessita di essere intubato. Piede sull’acceleratore anche per riaprire l’ex Istituto materono infantile, all’Acquasanta, con 60 posti letto di isolamento respiratorio dedicati. (Repubblica)

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button