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Confisca Consiglio: il legale di parte contesta. ” Il procedimento si è concluso con un annullamento del provvedimento”

Gela – In relazione alla notizia diffusa su comunicato stampa della Polizia di Stato, relativa alla confisca definitiva a carico di Consiglio Rosario dell’intero patrimonio pari ad oltre € 500.000, il legale di parte avv. Salvo Macrì  intende precisare quanto segue:
Il ricorso per Cassazione proposto dalla difesa di Consiglio Rosario avverso il provvedimento emesso dalla Corte di Appello di Caltanissetta si è concluso con una pronuncia di annullamento con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello e ciò in relazione a buona parte del patrimonio immobiliare a suo tempo sottoposto a sequestro per la successiva confisca. Ciò comporta non solo che il ricorso per Cassazione non è stato respinto ma che, al contrario, la pronuncia della Suprema Corte impone alla Corte di Appello di Caltanissetta di restituire il patrimonio immobiliare ancora in sequestro;
Il provvedimento della Corte di Appello di Caltanissetta, del resto, aveva già restituito in parte il patrimonio immobiliare di proprietà del Consiglio e per cui la pronuncia della Corte di Cassazione non fa che riconoscere al ricorrente il diritto ad ottenere l’ulteriore parte di immobili che la Corte di Appello non aveva restituito al Consiglio, sostanzialmente annullando proprio la parte del provvedimento con cui tali beni erano rimasti vincolati al sequestro.
In definitiva, dunque, la irrevocabilità della confisca, pur facendo riferimento ai presupposti fondanti della misura, esprime i propri effetti esclusivamente sul patrimonio mobiliare e non certo su quello immobiliare che ad oggi è stato in parte restituito (con provvedimento della Corte di Appello) e che è per il resto in fase di restituzione per l’accoglimento del ricorso da parte della Suprema Corte di Cassazione.
La difesa di Consiglio Rosario, peraltro, proprio sulla base della  favorevole pronuncia della Suprema Corte, intenderà rivalutare ulteriori strumenti volti a chiedere la revoca del sequestro anche del patrimonio mobiliare, la cui pronuncia appare distonica rispetto alla pronuncia dei Giudici di legittimità.
Tali precisazioni appaiono necessarie per restituire alla diffusione della notizia la reale consistenza o almeno una dimensione quanto più vicina al reale sviluppo processuale della vicenda.
Dire che l’intero patrimonio mobiliare ed immobiliare sia stato sequestrato, per un valore addirittura pari ad € 500.000, non corrisponde a verità !!!

“.

Avv. Salvatore Macrì

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