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L’Arci sostiene le popolazioni del Vallone sulla vertenza amianto

Palermo – L’ARCI interviene sulla vertenza avviata con il Governo regionale dalle comunità del Vallone
contro l’individuazione dell’area quale luogo prescelto per ospitare, all’interno di due miniere tra i territori di San Cataldo, Serradifalco, Milena e Montedoro, due siti per lo stoccaggio dell’amianto esistente in Sicilia.
Il Consiglio Regionale di ARCI Sicilia, nella giornata di domenica, ha approvato all’unanimità
un ordine del giorno presentato dai consiglieri della provincia di Caltanissetta con cui “si impegna
l’Associazione a sostenere i Comitati di cittadini in lotta con gli strumenti che saranno individuati in accordo con il Comitato Territoriale ed i Circoli ARCI delle aree interessate attraverso il dialogo istituzionale ed il coinvolgimento delle comunità locali e delle autorità sanitarie e scientifiche”.
“E’ prioritario tutelare la salute delle persone da scelte che appaiono miopi da parte del Governo
regionale – sottolinea Giuseppe Montemagno, presidente territoriale di ARCI Caltanissetta – Non si
possono continuare ad operare scelte di questa natura senza il coinvolgimento delle comunità locali e
soprattutto senza tenere conto delle condizioni socio-economiche in cui versa il territorio.
Probabilmente a Palermo c’è chi ha già deciso che il centro Sicilia deve diventare la pattumiera
dell’Isola e che non vale la pena investire per una prospettiva di sviluppo diversa”.
L’ARCI ritiene invece che i Governi nazionale e regionale devono assumere impegni precisi per
bonificare e mettere in sicurezza le aree minerarie individuate e farne un pezzo delle politiche di
sviluppo locali che puntino a valorizzare il patrimonio naturalistico e storico, rilanciando il settore
agricolo, artigianale e turistico attraverso la realizzazione di opere pubbliche indispensabili a garantire
la tutela del territorio dal punto di vista geologico e a favorire la mobilità delle persone tra un comune
e l’altro e verso le altre aree della Sicilia.
“In questi anni – evidenzia Giuseppe Montemagno – i Circoli ARCI presenti a Milena, San
Cataldo, Mussomeli e Sutera hanno costruito, tra mille difficoltà, esperienze virtuose con i giovani e i
cittadini del territorio ma anche con reti internazionali, che hanno permesso di sperimentare modelli di
sviluppo socio-culturali che sono a disposizione delle comunità e delle Istituzioni che avranno voglia
di confrontarsi con il territorio per progettare un futuro diverso”.

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