Catania e provinciaCronacaRegione

“Pippotti” di cocaina nascosti in un muro vicino una palestra: arrestato “insospettabile”

In manette un 20enne acese incensurato

CATANIA – Nella serata di ieri, intorno alle ore 19, personale della Squadra Investigativa del Commissariato di Acireale, nell’ambito di un mirato servizio teso a infrenare il fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti, ha arrestato in flagranza di reato C.M., incensurato acese di 20 anni, responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Gli agenti hanno verificato che, nei pressi di una palestra di via Lazzaretto, un giovane a bordo di uno scooter entrava ed usciva più volte da una via privata di accesso alla struttura senza apparente giustificato motivo e quindi, insospettiti da tale atteggiamento, hanno iniziato una discreta attività di osservazione che si protraeva per tutto il pomeriggio.

In tale frangente, il soggetto, sempre a bordo del motociclo, è stato notato fermarsi accanto a un muretto situato a circa 20 metri dall’accesso della predetta palestra. Il giovane armeggiava con un barattolo in vetro occultato all’interno di un buco nel predetto muro, per poi allontanarsi a velocità sostenuta.

Al ripetersi di un tale comportamento, i poliziotti hanno bloccato immediatamente il giovane che, appena allontanatosi, è stato “agganciato” da una pattuglia automontata giunta in ausilio e appostata in zona per impedire l’eventuale fuga del sospettato.

Ricondotto sul luogo da poco lasciato, il giovane è stato sottoposto a perquisizione personale che è stata estesa anche al nascondiglio ricavato all’interno del muro dove poco prima era stato visto armeggiare: qui gli agenti hanno rinvenuto un contenitore in vetro contenente numerosi involucri, comunemente denominati “pippotti”, contenenti cocaina, per un peso complessivo lordo pari a grammi 17 circa.

Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro, mentre l’arrestato è stato condotto negli uffici di Polizia per le formalità di rito. Su disposizione del pubblico ministero di turno, l’indagato è stato condotto nella propria abitazione per ivi rimanere ristretto in regime di arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button