Attualita

Che devo fare per dormire? Mi devo suicidare?

La disperazione dei residenti della zona Sant'Agostino

Gela – “Controlli? Quali? Noi non ne abbiamo visto…! Ci aspettavamo una svolta dopo gli annunci dell’amministrazione comunale e invece niente. I vigili urbani sono venuti a Piazza Sant’Agostino alle 21, quando i ragazzi dormono per poi uscire a mezzanotte. Abbiamo telefonato alla polizia e dall’altro capo del telefono ci hanno risposto: ‘signora, non possiamo impedire di uscire a tanti giovani liberi. E allora che dobbiamo fare per dormire che è pure un nostro diritto? Dobbiamo suicidarci? Oppure scappare via da questo quartiere che è il nostro e noi lo manteniamo vivo, ma non solo durante la notte con bottiglie o preservativi abbandonato ma facendo la spesa in loco, andando in chiesa nella zona, vivendoci ancora, come facciamo da tutta la vita”. E’ l’amaro sfogo di un gruppo di residenti delle strade adiacenti il cuore ‘pro tempore’ della movida di Gela, Piazza Sant’Agostino:Maria, Rosa, Salvatore, Grazia, Marina, Margherita, Donatella, Giusy, Nunzio. Si perchè la moda negli ultimi anni porta là orde di giovani; come ai tempi del  Jackie O’ di Caposoprano o del Punto zero di Piazza Roma. Si va ad ondate. Questa è l’ondata di Piazza Sant’Agostino. Ma i residenti non ci stanno ad aspettare che l’ondata della moda passi e porti i giovani da un’altra parte. Potrebbero passare anni. “Vogliamo dormire – dicono – è o non è un nostro diritto? Abbiamo sentito che ieri avrebbero dovuto esserci controlli serrati. Abbiamo visto solo una squadra di Vigili urbani quando la piazza era vuota e una una volante della polizia. Per il resto non è cambiato nulla. Noi abbiamo dormito alle 5 del mattino tanto forti erano gli schiamazzi. I ragazzi erano forse più di prima e noi sempre più abbandonati”.

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