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Cgil: “per sopravvivere ci vogliono i contributi economico”

Caltanissetta – La segreteria provinciale della FPCGIL rappresentata da Rosanna Moncada ha sollecitato un incontro con l’ASP di Caltanissetta a seguito  della riunione del 20 aprile sulle indennità di disagio prevista dal CCNL per il personale impegnato nell’emergenza
COVID-19.

“Abbiamo inoltre chiesto  dice la Moncada – che per tutto il personale sanitario coinvolto nell’emergenza sanitaria ci sia un’attenzione in più in termini di riconoscimento per maggiore produttività ed efficienza.

Il nostro intervento e le nostre sollecitazioni non devono però configurarsi come chi pensa che un
riconoscimento retributivo possa soddisfare questi lavoratori o compensare in denaro l’impegno che
costoro hanno profuso.
E’ chiaro che si tratta di personale che sta svolgendo il proprio lavoro e per il quale abbiamo preteso
innanzitutto la garanzia di dispositivi di protezione adeguati perché riteniamo che tutti i lavoratori
debbano lavorare in assoluta sicurezza e a maggior ragione coloro che in questa emergenza si sono
ritrovati in prima linea, ma dobbiamo a questi lavoratori un riconoscimento, che, sebbene abbiamo
manifestato tutti a gran voce con espressioni di sostegno e di ringraziamento, non deve far
dimenticare che costoro si sono trovati a dover affrontare direttamente nel proprio posto di lavoro
l’emergenza sanitaria.
Ciò non deve essere quindi considerato come un mero pagamento accessorio, ma quella giusta
retribuzione per aver contribuito in maniera più specifica e diretta all’emergenza sanitaria con grande
dispendio di energie e di sacrifici in termini personali e familiari.
Siamo sempre a sollecitare un confronto con l’ASP di Caltanissetta all’insegna della collaborazione,
ma abbiamo la sensazione che non ci sia grande sensibilità nei confronti dei lavoratori impegnati in
prima linea a fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Tante parole ma pochi fatti; si giustifica oltremodo per il rinvio del pagamento della produttività
arretrata, si conclude ben poco con chi interloquisce con le OO. SS. che sembra più interessato a
fornire schemi statistici piuttosto che a veri e propri interventi sul personale o su chi ha la
responsabilità di ritardi o inadempienze.
Noi chiediamo che a tutti gli operatori sanitari dei PP.OO. della provincia, considerato che tutti i
reparti oramai sono coinvolti nell’emergenza epidemiologica, vengano riconosciute in tempi
brevissimi le indennità previste dal CCNL e che venga retribuita il bonus previsto dal Decreto Cura
Italia che ancora non è stato percepito.
Auspichiamo e cercheremo di formulare d’intesa con l’Amministrazione un progetto finalizzato che
possa coinvolgere tutto il personale sanitario di comparto e della dirigenza medica e sanitaria
impegnato nell’emergenza sanitaria, attraverso risorse che non comprendano i fondi contrattuali
destinati alla spettanze accessorie ma che vengano previste forme di finanziamento a carico
dell’azienda finanziate dal SSR così come avviene in altre regioni ben più sensibili della nostra.
Nel mentre un riconoscimento tangibile da parte di codesta amministrazione allo sforzo di tutti gli
operatori in prima linea sarebbe attribuire l’indennità di mattie infettive di cui all’art. 86 – comma 6 –
del CCNL 2016/2018, come sin da fine marzo abbiamo proposto.
Dare il giusto a chi merita ci sembra un operazione di grande giustizia sociale e di profondo senso civico”.

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