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Cento studenti per una imponente campagna di scavo

Dalla Spagna, dal Messico, dalla Russia, dall’Inghilterra e dall’Italia: cento studenti in campo per trovare la città ellenistica nascosta dentro le mura Timolontee di Caposoprano, a Gela. A guidarli sono gli archeologi Lourdes Giron Anguiozar e Maria Josè Berlanga Palomo dell’Università di Malaga sotto la supervisione della Soprintendenza di Caltanissetta per una campagna di scavo “storica”, frutto di una convenzione stipulata tra le Università di Malaga, Coimbra e Cadice, il parco Archeologico di Gela e la Soprintendenza nissena.

L’obiettivo è riportare alla luce le case, gli edifici pubblici e i resti sacri della città del III secolo avanti Cristo . Gli studenti sono divisi in 5 gruppi che si alterneranno fino a settembre; a dar loro ospitalità è la cooperativa padre Minozzi con il sostegno economico della raffineria di Gela.

“Una fitta rete di relazioni – commenta l’assessore dei Beni culturali Alberto Samonà – che riporta la Sicilia all’attenzione internazionale restituendo nuovo vigore alle ricerche”. Gli scavi hanno già consentito di individuare i resti di alcune abitazioni tra cui un edificio quadrangolare dove all’interno è stato trovato un piccolo vaso utilizzato per conservare unguenti e oli profumati. “Una missione molto interessante – dichiara Daniela Vullo – che  consegna nuovi importanti tasselli nella lettura dello spazio e delle presenze nell’area delle mura Timoleontee”. Repubblica. it

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