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C’è chi sporca e chi abbellisce….

Gela – C’è chi sporca e chi abbellisce…! Proprio così. Gela, la città dalle mille contraddizioni è la città dove migliaia di persone fanno scivolare le cartacce a terra. Ma non è solo questo. Non ci sono solo cittadini che dimenticano troppo spesso di amare il territorio in cui vivono… A Gela ci sono anche persone che se ne occupano. Come? Mettendo le mani in tasca e adornando la zona dove vivono e lavorano.

E’ l’esempio dell’imprenditore Nuccio Di Pietro, titolari di una catena di supermercati e datore di lavoro di 57 dipendenti che, non solo a Natale, ma tutto l’anno è solito adornare ed abbellire l’area circostante i suoi negozi. Lo ha fatto con le aiuole che costeggiano i famosi muretti di Macchitella, luogo d’incontri di tanti giovani nella calde serate d’estate. I meno civili sono soliti abbandonare bottiglie, spazzatura ed ogni sorta di rifiuti, fra le piante che adornano la zona e non con i solleciti al dipartimento di igiene e sanità del Comune di Gela, ma con i propri mezzi. Gli stessi mezzi che tanti gelesi attenti sono soliti fotografare quando occupano per qualche minuto il suolo pubblico con fare precisino ed assillante. “Noi siamo così – racconta Di Pietro – ci alziamo alle 4.30 del mattino ed affrontiamo di tutto pur di assicurare gli stipendi ai nostri dipendenti e ci teniamo anche a rendere accoglienti le zone di ingresso delle nostre attività, nonostante quasi giornalmente le troviamo invase di spazzature e di bottiglie abbandonate. C’è chi usa i nostri depositi privati, quando li trova aperti per pochi minuti, per abbandonare i sacchetti di spazzatura. Però continuiamo a pulire e ci rammarichiamo se qualcuno ci tiene d’occhio per colpire quando può, per una inezia, dimenticando che le nostre attività rappresentano non solo il nostro lavoro ma anche quello di 57 famiglie, in media 180 persone di Gela. Il tutto senza aiuto di nessuno ma con le nostre forze e la buona volontà di fare il nostro dovere e mantenere la dignità dei luoghi dove viviamo quotidianamente come biglietto da visita per gli ospiti che ci vengono a trovare”. Anche questa è Gela

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