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Querelle tra studenti, sindaco ed Asp sulla “scuola in presenza”: la voce di una studentessa

di Regina SCORDIO

Voglio essere una voce in più sulla tematica riguardante la “Scuola in presenza”,
Frequento il Liceo Classico Eschilo,sono alunna di una IV…la mia fa parte delle 59 classi in isolamento nel territorio del Golfo di Gela.
Riponevo piena fiducia nella manifestazione che ha avuto inizio giorno 28 Aprile con l’adesione di tutti gli istituti superiori della città,i rappresentanti di ognuno hanno puntato alla coesione, coinvolgendo successivamente scuole primarie e secondarie di primo grado.
IL 30 aprile si è svolta una videoconferenza con l’Avvocato nonché sindaco Lucio Greco. Alla domanda che tutti gli alunni, inclusi genitori, si sono posti: “Chiuda le scuole”, la risposta è stata la seguente: “Dipende tutto dall’Asp”. Oggi (30 aprile n.d.r.) è stato pubblicato un articolo intitolato “Avete finito la quarantena”, ma l’ASP non ha mai comunicato l’inizio, ciò ha comportato la libera circolazione di soggetti che hanno avuto contatti con il positivo.
Il che mi porta a raccontare l’esperienza personale: mercoledì 14 Aprile è stata comunicata la positivà di una mia compagna di classe; 26 alunni e 6 professori sono stati avvisati da uno dei docenti.
Ognuno di noi ha deciso in autonomia e con senso di responsabilità, di attuare una quarantena preventiva  fiduciaria, che comprende un isolamento totale, senza alcun tipo di contatto con il resto dei conviventi, (per noi giovani è una prova psicologica importate e segnante), ma l’inizio quarantena, effettiva,  ci è stata comunicata  ben 8 giorni dopo. In questi 8 giorni se non avessimo avuto la responsabilità ed il rispetto per la nostra città, per i suoi cittadini e per coloro che frequentiamo compresi coloro con cui conviviamo, svolgendo le nostre solite attività quotidiane, semmai asintomatici e quindi portatori sani del virus, avremmo potuto contagiare chiunque intorno a noi.
In tutto ciò le problematiche si aggravano poichè, 26 famiglie, 26 padri e madri, che hanno dovuto mettere al corrente di tale situazione i propri datori di lavoro che, li hanno esortati a non presentarsi sul posto di lavoro fin quando i loro figli non avessero ricevuto l’esito negativo del test molecolare.
L’Asp nonostante i 40 contagi avvenuti nella giornata di ieri, (29 aprile ndr), nonostante i 554 contagi totali, tra cui 180 alunni dai 3 ai 18 anni (64 lo hanno contratto in ambiente scolastico),11 docenti,1076 alunni e 309 professori in isolamento si continua ad affermare di avere la “Situazione sotto controllo”, nonostante io potrei affermare che il loro sistema contorto è palesemente disorganizzato.
Chi sarebbe disposto a tornare a scuola dopo aver passato più di 20 giorni in una stanza, senza avere la possibilità di fare una passeggiata all’aria aperta, con il rischio che si possa avere un possibile positivo nella propria classe e che si possa ripetere ciclicamente l’incubo già vissuto?
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